Red Bull: ecco le modifiche che rendono la RB14 una minaccia a Monaco
La RB14 non ha avuto un avvio di campionato pari alle attese, ma con le novità introdotte in Spagna la squadra di Milton Keynes conta di essere grande protagonista al GP di Monaco sfidando Mercedes e Ferrari per la vittoria.
Red Bull RB14, deviatori di flusso, GP di Spagna
Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Red Bull non ha avuto l’inizio di stagione che si aspettava, ma si presenta come una delle squadre favorite per una vittoria nelle strade di Monte Calo.
Il deficit di potenza sui motori Mercedes e Ferrari non si farà sentire nel Principato, per cui la RB14 potrà mostrare tutto il suo potenziale di telaio dopo aver introdotto un importante pacchetto di novità in Spagna, per cui gli avversari temono cosa il team di Milton Keynes potrebbe fare a Monaco.
Analizziamo quali sono stati i cambiamenti sulla Red Bull che puntano a migliorare l'efficienza aerodinamica e le prestazioni del motore Tag Heuer (Renault).
Sulla paratia dell’ala anteriore la Red Bull ha aggiunto a Montmelò una piccola bandella orizzontale (1) dotata di un piccolo soffiaggio: è stata montata dietro agli upper flap. Si tratta di una soluzione molto simile a quella utilizzata dalla Ferrari nell'ultima parte del 2017 e all’inizio del 2018.
La bandella ha il compito di canalizzare il flusso d'aria che fuoriesce dall’upper flap. Sulla paratia laterale è stata allungata la fessura (2) che separa questo elemento dal profilo principale.
Nel 2017 le monoposto sono state allargate per offrire alle squadra la possibilità di elaborare dei pacchetti aerodinamici più sofisticati.
Come si può osservare la Red Bull ha adottato una moltitudine di coltelli, sia verticali che orizzontali, che legano i turning vanes ai bargeboard e ai deviatori di flusso ai lati delle pance, in modo da orientare i flussi in modo che interagissero fra di loro alla ricerca delle prestazioni: non c'è da meravigliarsi, quindi, che l'attuale generazione di F1 lavori in un flusso d'aria turbolento che soffre quando ci sono condizioni ventose.
Il bargeboard principale è stato rivisto, con un nuovo soffiaggio che divide il primo elemento (indicato del logo Rauch), mentre l'elemento verticale è ora diviso in due parti. Al piede si nota la fioritura di ben cinque elementi disassati che supportano dei mini flap sbergolati.
La sezione inferiore del fondo (1) viene utilizzata come una lama del bordo d’entrata che prepara il flusso d'aria verso il posteriore, oltre a fare da proiezione a terra del boomerang superiore (2) che evidenzia la sua forma a delta. Si tratta di un separatore di flusso fra l’aria che è destinata all’impianto di raffreddamento da quella destinata al posteriore della RB14.
È interessante notare come cresca l’angolo di attacco dall’uscita dal bargeboard. Da sottolineare anche i piccoli soffiaggi che rispecchiano le fessure create nella parte sottostante per ragioni di legalità. L’estremità del boomerang si allaccia al primo deviatore di flusso laterale garantendo la necessaria rigidità strutturale.
Sul bordo d'attacco del fondo, dove in precedenza c’erano quattro generatori di vortice, ora ce ne sono sei (3) che energizzano il flusso d'aria.
È stata rivista anche la curvatura verso l'alto del fondo, mentre sul bordo esterno del fondo, subito dietro ai candelabri verticali c’ un’apertura longitudinale completamente chiusa (4), simile a quella sperimentato dalla McLaren.
La Red Bull ha effettuato anche delle modifiche strutturali per migliorare l’alimentazione e il raffreddamento della power unit che ora dispone di un airbox più grande. Per questa modifica è stato necessario rifare il crash test nell’area del roll bar per ottenere una nuova omologazione FIA.
Queste novità hanno inoltre comportato il rifacimento dei condotti di raffreddamento che portano l’aria fresca agli scambiatori di calore. L’airbox della Red Bull, come sulla maggior parte delle monoposto, utilizza una parte della presa dinamica per portare l’aria all’impianto di raffreddamento.
Sarà estremamente interessante guardare quale sarà il passo della Red Bull rispetto agli avversari Mercedes e Ferrari: la squadra di Milton Keynes, infatti, ha anticipato il debutto del consistente pacchetto aerodinamico rispetto al 2017, quando sulla RB13 era apparso nei test ungheresi che avevano preceduto la sosta estiva.
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