Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Red Bull: ecco dove la RB16B fa una grande differenza

Max Verstappen nelle libere del venerdì del GP del Messico ha rifilato alle Mercedes quasi mezzo secondo: la RB16B sviluppa circuito per circuito dei concetti che portano all'estremo delle scelte coraggiose per estrarre il massimo del potenziale dalla macchina di Newey, mentre la sensazione è che la Stella sia arrivata a plafonare il suo rendimento nel momento decisivo. Scopriamo perché?

Telemetria FP2, GP del Messico: Bottas VS Verstappen

Matteo Bobbi

La RB16B continua a essere un laboratorio tecnologico, anche se tutta l’attenzione dei tecnici di Pierre Waché è convogliata sulla monoposto 2022. In Red Bull sono perfettamente consapevoli di quanto importante sia non commettere errori in questa fase cruciale della sfida mondiale con la Mercedes.

A Milton Keynes non lasciano proprio niente al caso nella preparazione specifica di ogni appuntamento di questo appassionante fine stagione: su un circuito come quello dei fratelli Rodriguez, dove dovrebbe avere un ruolo la capacità del turbo (un po' pià grande) Honda di compensare il calo di potenza del motore endotermico, sono emerse (per ora) le grandi doti di telaio e di aerodinamica della RB16B.

E' vero che le ha prese di santa ragione nel T1 da Valtteri Bottas (fino a 10 km/h di velocità massima sul lungo rettilineo), salvo poi rifarsi con gli interessi nel T2 (specie nello snake) e nel T3 nella zona dello stadio dove serve una buona erogazione della potenza, ma soprattutto una grande stabilità su un fondo particolarmente sporco e scivoloso.

Ma i messicani non hanno pulito appositamente la pista per favorire Sergio Perez e la Red Bull? La domanda è lecita dopo aver visto la nuvola di polvere che si alzava dietro alle monoposto, ma è giusto dire che la Red Bull è arrivata a questo punto del campionato al massimo delle sue capacità, mentre in Mercedes danno l'idea di aver esaurito la spinta propulsiva che hanno avuto fino all'inizio dell'autunno.

E così nell’anteriore della RB16B si sono viste due soluzioni dei cestelli in carbonio e prese dei freni, con concetti leggermente diversi fra Max Verstappen e Sergio Perez.

I due piloti hanno avuto modo di valutare la vecchia presa dei freni che dedica più aria al soffiaggio aerodinamico nell’anteriore e quella nuova con le feritoie superiori solo verticali che, invece, incrementa la portata del flusso necessario al raffreddamento di disco e pastiglia.

Red Bull Racing RB16B dettaglio del cestello dei freni

Red Bull Racing RB16B dettaglio del cestello dei freni

Photo by: Giorgio Piola

Red Bull Racing RB16B dettaglio del cestello dei freni

Red Bull Racing RB16B dettaglio del cestello dei freni

Photo by: Giorgio Piola

Per effetto di queste scelte cambia anche l’estrazione dell’aria calda dal cestello in carbonio: per Città del Messico ne è stata valutata una versione aperta che lascia a vista il disco con i sette fori per il massimo smaltimento del calore, ma le due configurazioni differiscono sul come l’aria viene convogliata fra le razze del cerchio, con un soffiaggio oppure due a dimostrazione di quanto sia delicata la ricerca in quest’area della macchina che è in continua evoluzione.

Dettaglio del cestello dei freni della Red Bull Racing RB16B di Max Verstappen

Dettaglio del cestello dei freni della Red Bull Racing RB16B di Max Verstappen

Photo by: Giorgio Piola

Lo staff tecnico Red Bull nelle libere di ieri ha lavorato molto anche per comprendere qual è la migliore altezza da terra: tanto più il tea-tray striscia sull’asfalto tanto maggiore è il carico che il fondo è in grado di produrre con l’assetto Rake, ma abbassare troppo la macchina significa spanciare troppo spesso sui cordoli, producendo una pericolosa usura dello splitter.

Red Bull RB16B: si cambia l'altezza da terra lavorando sul puntone del push rod

Red Bull RB16B: si cambia l'altezza da terra lavorando sul puntone del push rod

Photo by: Giorgio Piola

Trovare il giusto compromesso, quindi, non è facile, ma gli ingegneri seguiti con attenzione da Adrian Newey, nuovamente disponibile a tempo pieno dopo il brutto incidente estivo in bicicletta, non hanno esitato a fare diverse prove (sotto al muso c’era anche un sensore laser per misurare l’altezza da terra) fino a deliberare una soluzione che ha permesso a Max Verstappen di rifilare quasi mezzo secondo a tutti…

In materia di affidabilità per la prima volta è stato aperto in maniera significativa il cofano motore per estrarre l'aria calda della power unit Honda: l'unico terrore che attanaglia la Red Bull è il rischio di una rottura del motore in questa delicata fase del campionato.

Red Bull Racing RB16B dettaglio del retrotreno con il cofano motore insolitamente aperto

Red Bull Racing RB16B dettaglio del retrotreno con il cofano motore insolitamente aperto

Photo by: Giorgio Piola

Un cedimento, che dovesse produrre uno zero in classifica, avrebbe un effetto devastante sulla dinamica della stagione, per quanto la monoposto di Milton Keynes abbia dimostrato una superiorità misurabile sulla Mercedes nelle ultime gare.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente F1 | Ghini: "Toto-Kallenius come Montezemolo e Marchionne?"
Articolo successivo F1 | GP della Cina confermato fino al 2025

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera