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Razzismo: la nuova generazione F1 si schiera con Hamilton

Dopo l'accusa di Lewis Hamilton, sono stati soprattutto i colleghi più giovani della F1, come Leclerc e Russell a reagire contro le ingiustizie razziali.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 e il Pole Sitter Charles Leclerc, Ferrari festeggiano al Parc Ferme

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Dopo il post di Hamilton, che aveva criticato il silenzio del mondo della Formula 1 in merito al tema della disuguaglianza razziale negli Stati Uniti, alcuni piloti del Circus, tra cui Norris, Nicholas Latifi, Sergio Perez e Charles Leclerc, hanno a loro volta condiviso dei messaggi sui loro social network.

"Ad essere del tutto onesti, mi sono sentito fuori posto e a disagio nel condividere i miei pensieri sull'intera situazione ed è per questo che non mi sono espresso prima di oggi" ha scritto Leclerc.

"E mi sono completamente sbagliato. Faccio ancora fatica a trovare le parole per descrivere l'atrocità di alcuni video che ho visto su internet".

"Il razzismo ha bisogno di essere affrontato con le azioni, non con il silenzio. Partecipando attivamente, coinvolgendo e incoraggiando gli altri a diffondere la consapevolezza. È nostra responsabilità parlare contro l'ingiustizia".

"Non restate in silenzio. Mi alzo in piedi. #BlackLivesMatter".

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Simili anche le parole di George Russell: "Abbiamo tutti una voce che parla a favore di ciò che è giusto - e fino ad ora non sapevo come usare la mia in questa situazione".

"Per fare eco alle parole di Charles Leclerc, mi sono sentito fuori luogo nel condividere pubblicamente i miei pensieri su queste atrocità".

"Faccio fatica a capire quello che vedo nei notiziari e nei social media in questo momento - e onestamente, non riesco ancora a trovare le parole per esprimere come mi fa sentire. Ma alla fine, per quanto possa essere scomodo parlare, il silenzio non serve a nulla".

"È tempo di stare tutti insieme e cacciare il razzismo dalle nostre società per sempre. Usa la tua voce, diffondi la consapevolezza il più possibile. Siamo tutti responsabili di porre fine all'ingiustizia".

Sull'argomento si è espresso anche il futuro ferrarista Carlos Sainz Jr: "Questi problemi che stiamo affrontando oggi, nel 2020, ci fanno pensare che siamo tornati indietro nel tempo, indipendentemente dalle sofferenze e dalle lacrime dei nostri antenati. E' pazzesco pensare a quello che sta succedendo ancora oggi, abbiamo tutti lo stesso sangue".

"Per quanto riguarda il nostro ambiente, siamo uno sport globale, con lavoratori e appassionati provenienti da tutto il mondo, da diversi background, religioni, colori e condizioni della pelle. Lavoriamo insieme in grande armonia per intrattenere tutti in tutto il mondo e diffondere un messaggio di sportività e di unità".

"Condanno assolutamente ogni tipo di razzismo e ogni tipo di ingiustizia. La diversità ci spinge in avanti, la abbracciamo. Speriamo che un giorno lo facciano tutti".

Questo invece è il post pubblicato dal rookie della Williams, il canadese Nicholas Latifi:

 

E questo invece quello di Sergio Perez della Racing Point:

 

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