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Räikkönen, sorriso amaro: "Con Hamilton ho sbagliato, peccato perché la Ferrari era forte"

Al via del GP di Silverstone il finlandese ha tamponato Lewis e si è preso 10" di penalità (che non gli sono però andati giù) ed è stato costretto ad una furibonda rimonta culminata con il terzo gradino del podio.

Kimi Raikkonen, Ferrari, nella conferenza stampa

Foto di: Manuel Goria / Motorsport Images

Seppure sia riuscito a salire sul podio del Gran Premio di Gran Bretagna, Kimi Räikkönen ha un mezzo sorriso amaro giunto sul traguardo di Silverstone, dove non è bastata una spettacolare rimonta per mitigare la delusione di quanto accaduto al via.

Partito molto meglio delle Mercedes (dovendo però alzare il piede per non cozzare contro Valtteri Bottas alla prima staccata avendolo sulla destra), alla curva 3 il finlandese si è trovato all'interno di Lewis Hamilton; qui purtroppo è arrivato lungo in frenata e non ha potuto evitare l'inglese, spedito in testacoda con una ruotata.

"Purtroppo è stata colpa mia - ha ammesso "IceMan" a fine gara - Ho bloccato l'anteriore destra mentre Lewis mi stava chiudendo la porta e gli sono andato addosso. Mi dispiace molto e ovviamente sono deluso per tutto ciò".

I commissari non hanno potuto far altro che penalizzare di 10" il ferrarista, che scontandoli al primo pit-stop ha dato il via alla rimonta superando subito una serie di vetture e riaccodandosi al gruppetto dei primi approfittando poi dell'ingresso della Safety Car per mettersi dietro la Red Bull di Ricciardo, superare Verstappen e Bottas e conquistare il terzo gradino del podio.

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"I commissari hanno deciso di punire la mia manovra, ho pagato lo sbaglio, accetto tutto e andiamo avanti. Certamente non capisco il metro, a volte danno 5" di penalità, a me ne hanno dati 10... Dispiace molto perché senza quel mio errore non sarei stato sanzionato e probabilmente avrei potuto finire in una posizione migliore. Ho lottato e combattuto per recuperare, soprattutto con le Red Bull. Ho faticato parecchio quando mi avvicinavo perché perdevo stabilità, nonostante fossi più veloce. Alla fine sono riuscito a passarli e poi ho raggiunto le Mercedes. Ho cercato di fare del mio meglio, spero che la squadra sia contenta di quanto ho fatto".

Infine l'ultimo Campione del Mondo di Maranello ha voluto sottolineare la bontà della sua SF71H, oggi apparsa molto competitiva tanto da garantirgli un passo superiore agli avversari anche in condizioni dure.

"La macchina era forte e l'abbiamo dimostrato, ho fatto quello che ho potuto. Sicuramente ci sono ancora dettagli da migliorare. Ma il risultato finale non è quanto potevamo ottenere realmente, ci dobbiamo accontentare. Le cose non sempre vanno come ti aspetti, dopo il primo giro ho comunque superato diverse macchine e siamo usciti bene da una situazione complicata".

 

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