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Raikkonen: "Mercedes favorita, ma non abbiamo mai visto queste temperature a Silverstone"

Il pilota della Ferrari evita le domande sul futuro e pensa ad un presente in crescita, che lo vede reduce da due podi consecutivi e terzo nel Mondiale, con la voglia di fare uno scherzetto ai rivali di Brackley...

Kimi Raikkonen, Ferrari con Mark Arnall, preparatore

Manuel Goria / Motorsport Images

Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari, nella conferenza stampa
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, arriva in griglia
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, nel parco chiuso
Kimi Raikkonen, Ferrari e Sebastian Vettel, Ferrari, festeggiano nel parco chiuso
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, solleva scintille
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H
Kimi Raikkonen, Ferrari

Kimi Raikkonen non ci sta a certificare il weekend di Silverstone come una passerella Mercedes. "Iceman" vede nelle alte temperature (che hanno insolitamente riscaldato l’Inghilterra questa settimana) un alleato importante, in grado di poter influire non poco sui valori in campo. I risultati fanno morale, e Raikkonen non fa eccezione a questa regola. Dopo essere salito al terzo posto nella classifica generale, Kimi pensa al presente, preferendo ricordare il passato (ovvero i due ritiri che gli sono costati punti pesanti) piuttosto che il futuro, un tormentone ormai abituale, ma sempre argomento estremamene sentito. Ma è un Raikkonen, a modo suo, pimpante. La classifica è corta, e il suo trend positivo.

Con il senno di poi credi che avresti potuto dare qualcosa di diverso nel corso del primo giro del Gran Premio d’Austria?
“Si può sempre fare qualcosa di diverso, ma è facile dirlo dopo… è sempre facile a posteriori. Ma non abbiamo neanche la certezza che il risultato finale sarebbe stato diverso, anche questo è un dato di fatto. Ci sono così tanti aspetti durante ogni gara in cui avresti potuto fare cose diverse, ma questo non significa che agire diversamente avrebbe potuto cambiare l'esito della gara. Alla fine trovo inutile pensare in questo modo. Non puoi riavvolgere il nastro e far andare le cose diversamente… altrimenti lo faresti sempre”.

Sei uno dei tre piloti con più di 100 punti nella classifica di campionato dopo nove gare. Credi ci avere tutto ciò che serve per credere ancora alla chance Mondiale?
“Di sicuro la mia situazione attuale è migliore rispetto a qualche gara fa! Sulla mia classifica pesano due ritiri, ma fa parte del gioco. A parte questo, penso che abbiamo fatto un lavoro concreto, ma potrebbe sempre essere migliore. Dobbiamo assicurarci che questi aspetti (i ritiri) non accadano più, perché non possiamo basarci sulla possibilità che prima o poi gli abbiano anche i nostri avversari. Forse dieci anni fa era più probabile che nell’arco di una stagione tutte le monoposto avessero dei problemi, ma negli ultimi anni abbiamo visto che non sempre accade, non funziona più così”.

Sei stato positivamente sorpreso in Austria dal non ricevere ordini di squadra per far passare Sebastian?
“No!”

Ma in passato ci sono state circostanze simili in cui ti è stato chiesto…
“Abbiamo regole molto chiare, e ci atteniamo a quelle da quando sono in questa squadra. Tutto è previsto, ci sono circostanze e circostanze, tutto molto chiaro e normale e se succede ci sono dei motivi, ma non è stato questo il caso. Poi so bene che voi siete pronti a farci una grande storia…”.

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Ti aspetti una super Mercedes questo weekend?
“Non so. Se guardiamo il passato allora la Mercedes è la favorita della vigilia, ma penso anche che non abbiamo mai visto queste temperature a Silverstone, quindi aspettiamo è vediamo cosa accadrà”.

In Austria abbiamo visto ritiri illustri e decisamente imprevisti. Credi che un’affidabilità meno scontata sia di per sé un elemento di thrilling per il pubblico ed anche per i piloti?
“Questo è quello che succede a volte, fa parte delle corse ma posso dire che non è proprio bello quando ti capita. È sempre stato così nelle competizioni automobilistiche e lo sarà sempre. Non puoi eliminarlo completamente, perché ci sono molte persone che assemblano una monoposto mettendo insieme centinaia di componenti, e a volte basta una piccola sbavatura per causare lo stop in pista di una vettura. Sono macchine complicate da gestire, ed esasperate nelle loro soluzioni”.

Negli ultimi anni questa pista non è stata eccezionale per la Ferrari, ma quest’anno la SF71H si è adattata molto bene ovunque...
“Lo scorso anno non è stato poi così male, eravamo in corsa per la seconda posizione quando siamo stati condizionato da problemi di gomme. Ma in termini di velocità eravamo più forti rispetto agli anni precedenti, e valutando le performance che abbiamo visto finora con le condizioni meteorologiche decisamente atipiche, forse per noi non sarà così male. Ci sono molti aspetti che potrebbero influenzare nel weekend”.

Sei abituato a vederti porre delle domande sul tuo futuro. Credi che te possa esserci un 2019 in Formula 1 anche se non vestirai di rosso o resterai nel Circus solo se avrai il volante di una Ferrari?
“Vedremo più avanti. Non è la mia priorità oggi, e di sicuro non lo è questo fine settimana. Non ho una risposta a questa domanda oggi, e non mi interessa parlarne adesso”.

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