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Racing Point ritira l'appello contro le decisioni FIA

Anche Racing Point ha ritirato l'appello presentato contro le decisioni dalla FIA in merito alla questione legat alle componenti copiate dal team di Silverstone. Rimane in ballo la Ferrari.

Le vetture di Lance Stroll, Racing Point RP20, e Sergio Perez, Racing Point RP20, al Parc Ferme dopo le qualifiche

Le vetture di Lance Stroll, Racing Point RP20, e Sergio Perez, Racing Point RP20, al Parc Ferme dopo le qualifiche

La vicenda Racing Point è alle battute finali. I chiarimenti garantiti dalla FIA hanno soddisfatto le squadre che avevano sollevato la vicenda, e dopo la Renault anche la stessa Racing Point ha ritirato l’appello presentato contro le decisioni prese inizialmente dalla Federazione internazionale.

Resta ancora in sospeso la posizione della Ferrari (che ha confermato il suo appello anche la scorsa settimana in Belgio), ma tutto sembra indicare una risoluzione anche con la squadra di Maranello.

“Accogliamo con favore la risoluzione concordata dai team – ha comunicato la Racing Point - e siamo lieti che la FIA abbia fornito il necessario chiarimento delle regole sulle parti elencate e non elencate. Gli steward e tutte le parti coinvolte nel processo di appello riconoscono che c'era una mancanza di chiarezza nei regolamenti e che non li abbiamo deliberatamente violati. Ora che l'ambiguità sul regolamento è stata risolta, abbiamo deciso di ritirare il nostro appello nel più ampio interesse dello sport”.

“Questo problema è stato motivo di distrazione per noi e per le altre squadre – conclude la Racing Point - ora possiamo tornare a concentrarci esclusivamente sul nostro vero obiettivo per cui siamo qui: correre e regalare uno sport entusiasmante ai nostri appassionati, i milioni di fan di F1 che ci seguono in tutto il mondo”.

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