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Racing Point Force India è un team nuovo? Allora non ha diritto ai premi della FOM

La Haas, che per due anni non ha attinto un centesimo dal promotore del Campionato, è contraria al fatto che la Force India rilevata da Stroll possa partecipare alla divisione dei dividendi essendo a tutti gli effetti un concorrente con nuova licenza.

Esteban Ocon, Racing Point Force India VJM11

Esteban Ocon, Racing Point Force India VJM11

Mark Sutton / Motorsport Images

Sergio Perez, Racing Point Force India VJM11
Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, Sergio Perez, Racing Point Force India VJM11
Sergio Perez, Racing Point Force India VJM11
Lawrence Stroll, Racing Point Force India F1 Team owner on the grid
Esteban Ocon, Racing Point Force India VJM11
Racing Point Force India VJM11 nose and front wing

Ad una settimana dalle vicende di Spa, la Racing Point Force India è tornata alla tranquillità. Il risultato del weekend belga ha fatto classifica e morale, ma ci sono comunque degli aspetti che restano da definire per poter programmare al meglio il futuro del team.

I tempi stretti che si erano creati nel fine settimana di Spa hanno costretto FIA e Liberty Media ad annunciare l’iscrizione del nuovo team (Racing Point Force India) e la cessazione dell’attività della precedente squadra, Sahara Force India. Sappiamo, ovviamente, che il team è il medesimo, ma di fatto sul fronte legale risulta essersi iscritta al Mondiale una nuova squadra, che ha iniziato dalla pista belga la sua stagione ripartendo da zero punti.

I tempi stretti non hanno consentito discussioni approfondite con gli altri team, e nel weekend di Monza è emerso che la Haas è decisamente contraria alla possibilità che la Racing Point Force India possa avere diritto all’acceso del montepremi che viene suddiviso tra i team attraverso un complesso sistema contributivo.

Non è un caso che sia stata proprio il team statunitense a sollevare il problema. Il Patto delle Concordia prevede infatti che un team possa avere accesso all’ambito club di coloro che hanno diritto al contributo economico dopo essersi classificato per due anni nella top-10 della classifica Costruttori. Raggiunto l’obiettivo un team entra nella colonna 1 del sistema di montepremi: 33 milioni di dollari a stagione.

La Haas, che ha esordito in Formula 1 nel 2016, ha avuto accesso a questi fondi solo a partire dalla stagione in corso, ed ha così sollevato il problema. Se il team è nuovo, e Racing Point Force India è stato presentato come tale, le rimostranze della Haas sono ben motivate, almeno legalmente.

Nelle realtà, però, la Force India è sempre la stessa, ed è di fatto il quinto team per anzianità presente oggi in Formula 1. C’è in più da considerare che pur essendo sempre in vigore il patto della Concordia del periodo Ecclestone, l’aria è cambiata, e non c’è molto da andare per il sottile. Ci sono almeno due squadre con i conti decisamente in rosso nel paddock, e se non si vuole correre il rischio di un vedere al via sedici monoposto è il momento dare una chance al buonsenso...

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