Racing Point ancora in dubbio sul possibile ritorno di Perez
La Racing Point non è ancora certezze riguardo alla possibilità di schierare o meno Sergio Perez in occasione del GP 70° Anniversario a Silverstone di questo weekend.
Sergio Perez, Racing Point Sergio Perez, Racing Point
Glenn Dunbar / Motorsport Images
Il messicano è stato costretto a saltare il Gran Premio di Gran Bretagna di questo fine settimana dopo essere risultato positivo al COVID-19.
Da allora è rimasto in isolamento, insieme al suo fisioterapista e ad un membro del suo management, entrambi risultati negativi. Tutti e tre si erano recati in Messico nella settimana successiva al Gran Premio d'Ungheria.
La situazione è stata complicata da un cambiamento nelle linee guida imposte dalla Gran Bretagna, con la quarantena che è stata portata da sette a dieci giorni, proprio a cavallo dei due test di Perez (il primo era stato inconcludente). In definitiva, dovrebbe essere questo a determinare se potrà correre o meno.
"Ci atterremo alle linee guida della National Health England, quindi faremo quello che dicono" ha detto il team principal Otmar Szafnauer.
"Non sono ancora sicuro se la quarantena sia di 10 o di sette giorni, ci sono rapporti contrastanti, ma ci atterremo a quello che ci dirà la National Health England".
"Anche se dovesse essere solo di sette giorni, dovrà comunque risultare negativo al test COVID della FIA, quindi cercheremo di fargli il test giovedì. Ma se sarà ancora positivo, comunque non potrà entrare nel paddock".
Szafnauer poi ha spiegato che il periodo di quarantena sarebbe da considerare da mercoledì, perché il primo test era "inconcludente" solo per la FIA.
"La piccola confusione è dovuta al fatto che il test inconcludente in realtà era tale solo per gli standard FIA".
"Secondo gli standard della National Health England, quel test inconcludente sarebbe stato positivo, quindi si potrebbe dire che per loro Sergio sarebbe stato positivo già mercoledì, quando la quarantena era ancora di sette giorni. Questo è quello che vogliamo chiarire".
"Quindi faremo questa domanda alla National Health England e qualunque cosa dicano, ci atterremo a quelle che saranno le loro indicazioni su quello che ritengono sia più giusto da fare in questa situazione".
"Non sappiamo ancora quando avremo la risposta, ma Andy Stevenson (il direttore sportivo) si è messo in contatto con loro e ce lo diranno relativamente presto. Credo che dobbiamo saperlo prima di venerdì prossimo, quindi c'è ancora un po' di tempo".
"Ma vogliamo fare ciò che è giusto e seguire le loro indicazioni. Abbiamo solo bisogno di una guida chiara e, una volta che l'avremo ottenuta, faremo ciò che è giusto. Per non parlare del fatto che, se Checo ha ancora il virus nel suo sistema, non lo vogliamo portare nel paddock".
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