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Racing Point: Stroll si mangia le gomme, Perez le salva

La Racing Point torna al terzo posto nel mondiale Costruttori grazie alla piazza d'onore conseguita da Sergio Perez, abilissimo nel gestire le gomme intermedie montate dal giro 11. Lance Stroll, partito dalla pole, è stato concreto nel mantenere la testa del GP della Turchia fino al giro 36, ma poi ha chiesto troppo al treno di pneumatici verdi ed è scivolato fino al nono posto: ha pagato la foga di voler recuperare sul compagno di squadra.

Lance Stroll, Racing Point RP20

Lance Stroll, Racing Point RP20

Charles Coates / Motorsport Images

Giro 35 del Gran Premio di Turchia, Lance Stroll è al comando con Sergio Perez alle sue spalle, a conferma che gli esiti delle qualifiche non sono stati un fuoco di paglia. Per la Racing Point in apparenza si prospettava un risultato straordinario, ma in realtà la squadra in quel momento ha realizzato che non avrebbe vinto la corsa.

Stroll è stato molto abile e concentrato al via mantenendo il comando, leadership che il canadese ha confermato anche dopo il passaggio alle intermedie avvenuto al giro 11, fase in cui ha portato il suo vantaggio su Perez a dieci secondi.

“Checo” non ha accusato alcun contraccolpo quando ha visto il gap sul compagno di squadra aumentare, mantenendo un ritmo costante che ha iniziato a dare i suoi frutti a metà gara, quando ha ridotto progressivamente il ritardo da Stroll arrivando nella sua scia. Al giro 36 Lance, ormai in piena crisi di gomme, è rientrato ai box per il suo secondo pit-stop.

Il canadese con la seconda sosta non ha perso molte posizioni (è tornato in pista al quarto posto a venti secondi da Perez) ma ha gestito male il secondo set di intermedie per la foga di voler recuperare il margine sul compagno di squadra.

“Ho già graining”, ha subito riferito via-radio Lance un solo giro dopo la seconda sosta, ed il suo ritmo anziché beneficiare della gomma nuova è peggiorato al punto da perdere progressivamente posizioni fino alla nona piazza sotto la bandiera a scacchi, a quaranta secondi da Perez.

Stroll ha chiesto troppo alle sue gomme

“Non so cosa sia successo, non capisco - ha riferito Stroll dopo la corsa – dopo una ventina di giri avevo sempre più graining con il primo set di intermedie, ma non immaginavo che lo avrei avuto ancora sul secondo treno dopo pochi chilometri. Dovremo esaminare quanto accaduto, è stato molto frustrante. Essere in testa con dieci secondi di vantaggio e finire nono sotto la bandiera a scacchi è avvilente”.

Non è da escludere che l’analisi della Racing Point chiamerà in causa proprio Stroll. Nel momento in cui il canadese è dovuto rientrare ai box per la seconda sosta Perez era nella sua scia, e da qualche giro la direzione gara aveva attivato il DRS. Il confronto con il compagno di squadra ha evidenziato una gestione molto diversa degli pneumatici, ed ancora una volta è stato l’aspetto in cui Perez ha fatto una grande differenza.

Perez interprete perfetto delle intermedie

“Ci aspettavamo che ‘Checo’ avrebbe gestito al meglio le gomme da bagnato – ha confermato il team principal Otmar Szafnauer – ma le condizioni della pista cono cambiate e al decimo passaggio siamo passati alle intermedie. Con ben 48 giri da percorrere fino alla bandiera a scacchi, non era così scontato che Sergio ce la potesse fare a completare la corsa senza altri pit-stop, era una grande impresa che Checo ha portato al termine nei migliore dei modi, e la seconda posizione è il meritato premio finale”.

“È stata una gara dura e difficile – ha confermato Perez – quando ho tagliato il traguardo ho subito detto alla squadra che non sarei stato in grado di completare un solo giro in più! Le vibrazioni erano tremende”.

Il messicano ha temuto di veder vanificato il suo sforzo e quello del team nel corso dell’ultima tornata, quando gli pneumatici lo hanno quasi costretto alla resa, ma dopo una sbandata alla ‘9’ è rimasto lucido tenendo testa a Leclerc alla staccata della 12.

“Ce l’abbiamo fatta davvero per poco – ha ribadito – ma ce l’abbiamo fatta, ed è ciò che conta. La chiave è stata gestire le gomme nelle fasi iniziali dello stint, ha fatto una grande differenza. Lewis? Oggi era su un altro livello, credo che dopo avermi sorpassato abbia in realtà controllato la corsa, quindi oggi la seconda posizione era il massimo traguardo a cui potessimo puntare, e ci siamo riusciti tenendoci alle spalle le Red Bull e le Ferrari”.

“È un peccato che Lance non abbia ottenuto il risultato che avrebbe meritato – ha concluso Szafnauer – ha disputato un’ottima corsa ma i suoi pneumatici non hanno funzionato come previsto. Non è stato facile leggere le condizioni della pista, ma credo che la decisione di chiamarlo ai box per il secondo pit-stop sia stata corretta, dobbiamo però capire perché ha accusato così tanto graining con le intermedie nuove, perché questo problema gli ha impedito di unirsi a Checo sul podio. Indipendentemente da ciò, il risultato di oggi è molto importante per la squadra, che è tornata al terzo posto nel campionato Costruttori, dandoci una bella spinta in vista del finale di stagione”.

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