Qualifiche shoot out: una postilla che apre ai cambiamenti?
Nel comunicato FIA sul Consiglio Mondiale FIA si specifica che la formulazione del Regolamento Sportivo del nuovo formato di qualifica sarà sottoposta allo Strategy Group e alla Commission F1. A Ecclestone il sistema non piace ma si tura il naso.
Foto di: XPB Images
Una riga. Scritta in fondo al paragrafo sulle qualifiche di Formula 1 nel comunicato riassuntivo emesso dalla FIA sul Consiglio Mondiale che si è tenuto a Ginevra venerdì. "La formulazione del Regolamento Sportivo relativo a questo nuovo formato di qualifica sarà sottoposta allo Strategy Group e alla Commission F1".
Avete presente quando una legge deve tornare alle Camere dopo la prima approvazione? E nel secondo passaggio parlamentare può essere smontata e riscritta? Tutti gli osservatori del Circus hanno arricciato il naso quando hanno visto comparire quella postilla alla precisa descrizione del nuovo format delle qualifiche a eliminazione.
Dopo una battaglia mediatica che è durata giorni, la FIA ha approvato la prima formulazione delle qualifiche shoot out che entreranno in vigore il 19 marzo a Melbourne.
"E' esattamente quello che abbiamo votato l'altro giorno e che avevamo concordato", ha detto Bernie Ecclestone a Forbes nella serata di venerdì. "Credevamo di non poter riscrivere il software del sistema di cronometraggio in tempo, ma l'allarme è rientrato, per cui tutto sarà a posto in Australia".
Mister E però non perde occasione per esprimere la sua avversità al nuovo format delle qualifiche:
"Non mi piace, ma è comunque un bene che si faccia qualcosa. Potrebbe funzionare se avremo un testa a testa con due vetture nelle fasi finali".
Bernie, quindi, spegne gli incendi, perché negli ultimi giorni il partito dei contrari alla nuova qualifica si stava ingrossando. Non ultimo Pat Symonds, direttore tecnico della Williams, che aveva preso una chiara posizione avversa, dopo che Claire Williams aveva votato il provvedimento. Proprio come Sergio Marchionne che a Ginevra aveva sconfessato il suo team principal, Maurizio Arrivabene.
E allora qual è la ragione di quella riga scritta nel comunicato FIA? Ci sono due visioni: la prima, che potremmo definire legalista, dovrebbe permettere al sistema Formula 1 di apportare delle piccole correzioni al regolamento sportivo, qualora emergesse qualche anomalia a Melbourne non contemplata nelle norme riscritte.
Se così fosse, sarebbe stato dato un mandato per evitare problemi nella sessione cronometrata valida per la griglia di partenza. Altrimenti il format rimarrebbe inchiodato fino al successivo Consiglio Mondiale della FIA. Giusto, quindi, conferire a Strategy Group e Commission F1 il potere di apportare piccoli cambiamenti di dettaglio senza smontare l'impianto del provvedimento.
Altri, più maliziosi, sostengono che la facoltà di cambiare i codicilli può portare ad intaccare il sistema, buttando tutto di nuovo per aria. Perché per ottenere qualsisi variazione è necessario ottenere una votazione unanime. Noi crediamo che non sia così, ma aspettiamo di veder cosa succede a Melbourne...
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