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Qualifiche shoot out: i retroscena di una scelta che non piace

Il Consiglio Mondiale della FIA ha ufficialmente approvato il nuovo format delle qualifiche a eliminazione che scatterà già a Melbourne. Cerchiamo di capire quali sono stati i meccanismi che hanno portato a questa scelta.

Jolyon Palmer, Renault Sport F1 Team RS16

Foto di: XPB Images

In Australia le qualifiche si disputeranno con il nuovo format dello shoot out. Il Consiglio Mondiale della FIA ha votato oggi a Ginevra la proposta che era stata deliberata dalla Commission F.1 senza cambiamenti.

Si tratta di un provvedimento che lascia tutti insoddisfatti, perché le qualifiche che abbiamo visto fino alla fine del 2015 non erano certo il problema dell'attuale Formula 1: il Circus ha votato questa soluzione dopo che Bernie Ecclestone nello Strategy Group aveva proposto una gara di qualificazione al sabato, con l'inversione della griglia alla domenica.

Pare che sia stato Jean Todt, presidente della FIA, a mettere sul piatto una proposta alternativa che potesse in qualche modo bloccare la richiesta più estrema di Mister E. Proposta che le squadre non erano disposte a sostenere. Ecclestone aveva accusato le squadre di non voler cambiare niente, per cui in Commission F1 si è coagulata l'unanimità intorno all'idea della qualifica a eliminazione, che rappresentava il meno peggio.

Tutti d'accordo, dunque? Manco per niente. La FOM, che gestisce il sistema di cronometraggio e le infografiche che vengono trasmesse dalle televisioni, aveva posto il problema che l'aggiornamento del software avrebbe richiesto troppo tempo e non sarebbe mai stato pronto in tempo per il primo Gp in calendario il 20 marzo.

Le perplessità di Marchionne

A rimorchio di Ecclestone, dal Salone dell'Auto di Ginevra è stato Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, a mettere in dubbio la qualifica a eliminazione, mettendosi di traverso su un provvedimento che secondo lui andava ancora discusso nei dettagli. E sembrava che lo shoot out potesse tornare in discussione.

Qualcuno aveva propostoa anche una qualifica mista (Q1 e Q2 a eliminazione, con Q3 tradiazionale), ma l'argomento sarebbe dovuto tornare in Commission F1 e avrebbe avuto bisogno di un voto unanime (ormai impossibile da trovare). In realtà quello era il "cavallo di troia" per allungare i tempi della discussione e non far approvare lo shoot out in tempo per Melbourne, nella speranza di ammazzarlo per sempre.

In realtà la ridiscussione di questo tema non è mai tornata in agenda in vista del Consiglio Mondiale che, alla fine, ha ufficializzato oggi il provvedimento che era già stato votato. Il tentativo di far abortire anche lo shoot out, quindi, è saltato. Quando la speranza di tornare alla qualifica del 2015 è definitivamente evaporata, Jean Todt si è attenuto al documento che era stato varato nell'ultima Commission F1.

Ecco come saranno le qualifiche

Il nuovo format  manterrà, quindi, i tre turni: la Q1 avrà una durata di16 minuti e il pilota più lento allo scadere dei primi 7 minuti sarà eliminato. Lo shoot out prevede che ogni 90 secondi il pilota che risulterà in fondo alla lista dei tempi dovrà rientrare ai box perché escluso. Passeranno alla Q2 i 15 piloti superstiti

La Q2 durerà 15 minuti: avrà la stessa procedura per cui dopo 6 minuti scatterà l'eliminazione del primo pilota e si procederà come nella Q1. Alla Q3  di 14 minuti saranno ammesi i migliori otto piloti.

Nell'ultimo turno la tagliola scattera dopo 5 minuti con un cnduttore eliminato ogni 90 secondi. Alla fine resteranno solo due candidati a contendersi la pole position. Buon divertimento...

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