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Qualifiche: dal Bahrain si tornerà al format 2015

Il meeting dei team principal tenutosi stamane a Melbourne ha confermato il ritorno immediato al vecchio format di qualificazione a partire dal prossimo appuntamento di Al Sakhir.

Press Conference (From back row (L to R)): Cyril Abiteboul, Renault Sport F1 Managing Director, Eric

Press Conference (From back row (L to R)): Cyril Abiteboul, Renault Sport F1 Managing Director, Eric

XPB Images

Press Conference (From back row (L to R)): Cyril Abiteboul, Renault Sport F1 Managing Director, Eric
Charlie Whiting, FIA Delegate
Monisha Kaltenborn, Team Principal Sauber, Christian Horner, Team Principal Red Bull Racing e Toto W

L’unanimità dei pareri contrari registrata ieri nel paddock di Melbourne lasciava pochi dubbi: la nuova procedura di qualificazione è bocciata. E per una volta la Formula 1 ha saputo essere compatta davanti ad una decisione errata. Fare retromarcia è un sintomo di intelligenza, speriamo non resti un caso isolato. Nel meeting di stamane non è stata presa in considerazione nessuna decisione di compromesso: quanto visto ieri sul circuito di Albert Park non si vedrà più.

A partire dalla prossima gara in Bahrain si tornerà al regolamento sportivo 2015, ovvero tre sessioni di qualifica senza sistema shoot-out e con una classifica tradizionale che diventerà definitiva solo sotto la bandiera a scacchi. Da domani avrà inizio il tam-tam diplomatico via-fax. Una volta messa nero su bianco la modifica al regolamento sportivo, inizierà la votazione dello Strategy Group, che passerà poi la palla alla F1 commission ed infine al World Council della FIA. Vista l’unanimità dei pareri, dovrebbe essere solo un iter diplomatico che renderà esecutiva una decisione già presa.

“Era doveroso da parte nostra fare un passo indietro – ha commentato Toto Wolff – lo dobbiamo agli spettatori e a tutti gli appassionati di Formula 1”. Commenti allineati anche da parte degli altri team principal, come Christian Horner: “C’era solo una decisione da prendere ed è stata presa. Lo Formula 1 non può permettersi di proporsi con lo spettacolo visto ieri. Aver deciso di tornare indietro è un messaggio importante”.

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