Cresce l’attesa per la
Ferrari F318 che pare torni un po’ all’antico vestendosi con un filo di… bianco. Riprendendo la livrea dell’abbigliamento
Puma della squadra, che ha aggiunto degli inserti bianchi nel tradizionale rosso, riproponendo quindi su tute e giacche a vento un triangolo che in qualche modo è un omaggio allo sponsor tabaccaio, anche sulla nuova monoposto si rompe l’egemonia del mono colore e si ritorna a vedere degli inserti di bianco.
La cinquantanovesima monoposto del
Cavallino rampante oltre a cambiare nome rispetto alle sigle delle ultime edizioni (F318 è frutto dell’unione di F che sta per Ferrari, con 13 che identifica le ultime due cifre dell’anno di produzione e 8, il numero dei cilindri del motore 056 che andrà in pensione alla fine di questa stagione), torna all’antico proponendo una livrea che in qualche modo vuole richiamare delle vetture che nel pedigree del
Reparto Corse hanno vinto dei mondiali.
Un segno scaramantico assai più forte del timore che il numero 13 della sigla possa far storcere il naso ai più superstiziosi. Sì perché la nuova Ferrari ripropone una banda bianca che aveva caratterizzato la
Ferrari 312 T di Niki Lauda campione del mondo nel 1975 e tutta la genealogia delle macchine con cui
Michael Schumacher ha vinto i cinque titoli di fila dal 2000 al 2004.
Top Comments