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Pit stop: la Red Bull ha portato il record a 1"91 con Gasly

Battuto di un centesimo il primato detunuto dalla Williams che resisteva dal GP d'Europa a Baku del 2016. Il team di Milton Keynes è andato sott i due secondi con entrambi i piloti e detiene la testa nel DHL Fastest Pit Stop Award.

Pierre Gasly, Red Bull Racing RB15, fa un pit stop

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Qual è il limite umano per un pit stop? La Red Bull Racing a Silverstone ha dato una bella dimostrazione di quanto possa essere veloce il cambio gomme durante un Gran Premio. I meccanici di Milton Keynes hanno “bucato” il muro dei due secondi con entrambi i piloti, portando il limite a 1”91 nella sosta ai box di Pierre Gasly nel corso del giro 13. E poi con Max Verstappen si sono ripetuti segnando un eccellente 1”96 che ha sancito il sontuoso uno-due nella classifica del DHL Fastest Pit Stop Award.

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La Red Bull Racing domina questa classifica 2019 dopo 10 gare: il team diretto da Christian Horner finora ha totalizzato 266 punti, davanti a Williams con 188 e Ferrari con 179. È curioso notare che la Mercedes in questa graduatoria appare solo al quinto posto con 95 punti preceduta anche dalla McLaren.

La squadra campione del mondo, consapevole della superiorità tecnica delle frecce d’argento, punta a non estremizzare i pit stop: sulla W10 di Valtteri Bottas sono state cambiate le quattro gomme in 2”47, preferendo cedere qualche decimo in pit lane nella consapevolezza di non incorrere in un unsafe release che costerebbero molto di più in termini economici (ci sono state multe di 50 mila euro) e sportivi con l’inevitabile perdita di tempo. Il finlandese ha conseguito solo il settimo tempo e il vincitore del GP di Gran Bretagna neanche appare nei primi dieci.

 

I meccanici Red Bull hanno strappato il primato a quelli della Williams che nel 2016, durante il GP d'Europa che si disputò sul tracciato cittadino di Baku, in Azerbaijan, sostituirono gli pneumatici a Felipe Massa in 1”92.

Tutte le squadre dispongono di avvitatori Paoli, la società reggiana che segue tutti i team di F1 con le sue “pistole”.

È giusto fare i complimenti alla Red Bull Racing perché i suoi meccanici utilizzano avvitatori standard, mentre, per esempio, la McLaren da quest’anno dispone di avvitatori che adottano l’invertitore meccatronico per passare dallo svitamento delle ruote all’avvitamento e potenzialmente consentirebbero di andare sotto al tempo della Red Bull Racing.

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