Il debutto delle gomme
Pirelli per la Formula 1 è stato positivo. Il lavoro svolto da
Nick Heidfeld sulla Toyota Tf109 è stato giudicato molto positivo dai tecnici della Casa milanese che si è garantita la fornitura esclusica degli pneumatici per tre anni.
Al
Mugello sono state portate oltre
dieci tipi di gomme dalle caratteristiche molto diverse per cercare di definire la forma e la struttura della copertura, in attesa di iniziare in un secondo tempo l'analisi delle mescole.
Le precise indicazioni del pilota tedesco che si è liberato dal contratto Mercedes per collaborare allo sviluppo delle nuove gomme di F.1 hanno facilitato il compito dei tecnici italiani che ora sono tornati a casa per analizzare tutti i dati che sono stati raccolti.
"Siamo molto soddisfatti - ha detto Mario Isola -
Heidfeld è stato prezioso nel dare subito un preciso indirizzo sul lavoro da sviluppare, mentre la Toyota si è rivelata una monoposto robusta e affidabile per cui abbiamo potuto completare il programma che ci eravamo prefissati".
In questa fase non ha alcun senso parlare di tempi sul giro, dal momento che avendo come costante pilota e vettura era possibile valutare come cambiasse il comportamento delle gomme in pista al variare di certi parametri: costruzione, carcassa e disegno della spalla.
Sono questi gli aspetti che sono stati tenuti d'occhio e pare che i dati raccolti siano estremamente utili per dare modo agli ingegneri di programmare la prossima sessione che sarà in programma entro la fine del mese a Jerez o al Paul Ricard.
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