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Pirelli: non è l'usura a determinare le strategie

Hemebery soddisfatto di aver ridotto a mezzo secondo il gap fra le due mescole

Obiettivo raggiunto! La Pirelli ha mantenuto la promessa di fornire gomme che consentissero diverse strategie di gara grazie alla ridotta forbice prestazionale tra le mescole a disposizione: P Zero Yellow soft e P Zero White medium. I primi classificati hanno optato per una strategia di due pit-stop proprio come l’anno scorso. Tuttavia, grazie alla differenza di performance tra le due mescole che si è ridotta a circa 0"5 al giro, rispetto al 2011 i piloti hanno utilizzato gli pneumatici i maniera più differenziata, alcuni scegliendo di correre due stint con P Zero Yellow soft, mentre altri con P Zero White medium. Chi non ha cambiato la strategia dello scorso anno è stato Sergio Perez, ancora una volta l’unico ad optare per una sosta. Il pilota messicano è partito dall’ultima posizione con le mescole medium ed ha effettuato l’unico cambio gomme al 24. giro, strategia che gli è valsa l’ottavo posto all’arrivo. Dopo la safety car il leader della corsa, Jenson Button, ha guadagnato un secondo nel primo settore, dimostrando i tempi ridotti di warm-up della mescola media pur nelle temperature piuttosto fredde del pomeriggio e riuscendo, infine, a conquistare la sua terza vittoria in Australia. Sebastain Vettel, secondo al traguardo, ha adottato, invece, una strategia completamente diversa, utilizzando le mescole morbide durante il suo stint medio. L'anno scorso il margine di vittoria di Vettel fu di 22 secondi, mentre quest’anno Button ha vinto per poco più di due secondi di differenza. Il giro più veloce della gara, conquistato con P Zero White medium, porta la firma di Jenson Button che ha vinto il suo 13. Gp in carriera. Lo stint più lungo con i P Zero Yellow soft è stato di Sergio Perez che ha completato 33 giri, mentre il più lungo con i P Zero White medium è stato di 26 giri, ad opera del pilota Mercedes Nico Rosberg. Paul Hembery, direttore Pirelli Motorsport a commentato: “Il Gp d'Australia è stato davvero all'altezza delle aspettative e noi abbiamo raggiunto l’obiettivo di offrire tante possibilità di strategia in più grazie alla riduzione del divario di performance tra le mescole e all’allungamento delle finestre prestazionali. In effetti, è stato interessante notare come ci siano stati molti pit-stop determinati dal degrado prestazionale piuttosto che dal livello di usura, confermando l’impiego di strategie studiate ad hoc, che è proprio quello che volevamo ottenere. Inoltre, abbiamo visto un uso più esteso della mescola media rispetto alla morbida, contrariamente allo scorso anno. Il degrado prestazionale degli pneumatici è stato di circa 0,1 secondi al giro nel caso della mescola morbida, con gli apripista che hanno scelto di effettuare due cambi gomme, nonostante il passo molto veloce che caratterizzava la testa della corsa. Facciamo i nostri complimenti a Jenson Button e la McLaren per una vittoria in grande stile e anche a Mark Webber, che ha conquistato il suo miglior posto in calssifica in assoluto nel suo Paese d’origine".

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