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Pirelli, Isola: "L'inizio della gara è stata un salto nel buio per tutti"

Sul tracciato di Singapore non esistevano dati in condizione di bagnato, quindi tutte le squadre hanno dovuto un po' improvvisare, anche a livello di strategia. E le tre Safety Car hanno reso tutto ancora più complicato.

Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32 va largo davanti alle monoposto di Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H e

Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32 va largo davanti alle monoposto di Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H e

Sutton Motorsport Images

La monoposto di Daniil Kvyat, Scuderia Toro Rosso STR12
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, pit stop
Stoffel Vandoorne, McLaren MCL32
Felipe Massa, Williams FW40
Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08
Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team RS17 precede Sergio Perez, Sahara Force India F1 VJM10 e Valt
Max Verstappen, Red Bull Racing RB13, Fernando Alonso, McLaren MCL32 Honda, incidente

Per la prima volta nella sua storia, il Gran Premio di Singapore si è disputato in condizioni di bagnato, con i primi sei piloti partiti con le intermedie e un mix di Cinturato Green e Cinturato Blue wet per il resto della griglia.

Nella prima metà di gara, con la pista ancora bagnata, sono entrate in scena due safety car, sfruttate da alcuni piloti per passare dai pneumatici wet a quelli intermedi; Daniel Ricciardo, partito con le intermedie, ha invece scelto di montare un nuovo set di Cinturato Green finendo poi sul secondo gradino del podio.

Il tracciato si è asciugato dopo la ripartenza; Kevin Magnussen, Haas, e Felipe Massa, Williams, sono stati i primi piloti a passare alle gomme slick al 24° giro. Una volta raggiunto il punto di crossover, tutti i piloti di testa hanno montato le gomme da asciutto (soprattutto ultrasoft).

Da segnalare la scelta di Carlos Sainz, Toro Rosso, di optare per le supersoft. Lo spagnolo ha ottenuto il miglior risultato della sua carriera, finendo quarto. Anche Jolyon Palmer (Renault) e Stoffel Vandoorne (McLaren) festeggiano oggi il loro miglior piazzamento.

Hamilton ha segnato il nuovo record di pista con un tempo di 1m45.008 sulle ultrasoft, di oltre due
secondi più veloce rispetto al miglior tempo del 2016.

"L'inizio della gara è stato un salto nel buio per tutti, poiché in questo weekend non si è mai provato in condizioni di bagnato. Se a questa incertezza tattica si aggiungono le tre safety car, si comprende come la strategia sia stata influenzata molto dalla capacità di reagire alle circostanze, soprattutto nella prima parte di gara, anche se le full wet hanno performato molto bene. Una volta che la pista si è asciugata, il tracciato è evoluto rapidamente e tutti i piloti, ad eccezione di Carlos Sainz che ha disputato una gara straordinaria, hanno deciso di finire con le ultrasoft" ha detto Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli.

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