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Pirelli, Isola: "In Turchia mescole più morbide rispetto al 2020"

Perché Pirelli ha portato C2, C3 e C4 al GP di Turchia di F1? Lo spiega Mario Isola, responsabile car racing della Casa milanese. Cambierà qualcosa rispetto allo scorso anno?

Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport

Foto di: FIA Pool

A 2 settimane dal termine del Gran Premio di Russia torna protagonista la Formula 1 con il Gran Premio di Turchia, 16esimo appuntamento del Mondiale 2021. In questo fine settimana la Pirelli porterà le seguenti mescole:

Pirelli PZero White Hard C2
Pirelli PZero Yellow Medium C3
Pirelli PZero Red Soft C4

Ciò significa che piloti e team potranno usufruire delle tre mescole centrali della gamma 2021 della Casa italiana. Ricordiamo che questa va dalla mescola C1, la più dura delle 5 alla C5, che è invece la più morbida.

Perché sono state scelte queste mescole

  • Per il Gran Premio di Turchia, che è stato aggiunto al calendario di quest'anno per sostituire la tappa di Singapore, sono state nominate le tre mescole centrali della gamma: la C2 sarà la P Zero White hard, la C3 sarà la P Zero Yellow medium e la C4 sarà la P Zero Red soft. La nomination è uno step più morbida rispetto a quella per il GP di Turchia dello scorso anno, che si era disputato a novembre dopo un'assenza di nove anni dal calendario.
  • La decisione di selezionare mescole più morbide si basa sui dati raccolti lo scorso anno, che presentavano un circuito com livelli medi di usura e bassi di grip, cosa che ha reso la superficie estremamente scivolosa. Tuttavia, la pista aveva mostrato una rapida evoluzione.
  • L'anno scorso, la pista era stata interamente riasfaltata poco prima del Gran Premio di Turchia. Da allora, l'asfalto potrebbe essere leggermente maturato ed è stato anche completamente ripulito con un processo a getti d'acqua ad alta pressione. Quindi quest'anno i piloti dovrebbero beneficiare di maggiore grip, grazie alla combinazione di mescole più morbide, maggiore rugosità dell'asfalto e probabilità più alta di temperature più elevate rispetto al 2020.

Caratteristiche della pista

  • La curva più famosa dell’Istanbul Park è la 8, considerata una delle curve più iconiche della Formula 1. È molto lunga (640 metri, pari al 12% dell'intero giro) e viene percorsa ad alta velocità, con forze superiori ai 5g su vetture e pneumatici.
  • Di conseguenza, quella di Istanbul è una pista impegnativa per i pneumatici, sui quali esercita molta forza. Pertanto, i team utilizzano un assetto aerodinamico elevato per aiutare le monoposto a tenere i pneumatici incollati all’asfalto.
  • Molte altre curve risultano particolarmente impegnative per i pneumatici: la curva 1 inizia con una discesa e termina con una salita, mentre il rettilineo in salita è soprannominato ‘Faux Rouge’ in omaggio a Spa. L'intero tracciato sfrutta il naturale saliscendi dell'area.
  • Il meteo rimane un punto interrogativo, anche perché la gara quest’anno si svolgerà oltre un mese prima rispetto a quella del 2020. La pioggia che ha caratterizzato il Gran Premio dello scorso anno ha impedito ai team di raccogliere dati rilevanti sui pneumatici. In particolare la C4, la mescola più morbida, non è mai stata portata a Istanbul prima d’ora.
  • L’anno scorso, la strategia vincente che ha permesso a Lewis Hamilton di aggiudicarsi la gara e, per la settima volta, il titolo mondiale, è stata a una sosta con otto giri su Cinturato Blue full wet seguiti da 50 giri su Cinturato Green intermediate. Hamilton è stato uno dei soli quattro piloti a fermarsi una volta, mentre la maggior parte ha effettuato due pit stop.

Mario Isola, responsabile car racing di PirellI: "La Turchia è stata una delle gare più spettacolari e imprevedibili della scorsa stagione, soprattutto per via della pista molto scivolosa a causa dello scarso grip del nuovo asfalto. La scivolosità del circuito, aggravata dalla pioggia, ha colto molti di sorpresa, ed è per questo che quest'anno abbiamo optato per una nomination mescole più morbida, oltre che per il fatto che la gara si svolge più di un mese prima, perciò le temperature dovrebbero essere più alte".

"Dopo aver ufficializzato la nostra nomination, la pista ha subito un processo di pulizia con getti d'acqua ad alta pressione, cosa che dovrebbe aver portato ad una maggiore rugosità e grip, quindi c'è anche la possibilità che con mescole più morbide dovremo affrontare livelli di usura più elevati rispetto allo scorso anno".

"Questo è un aspetto che scopriremo solo quando saremo lì, quindi il lavoro svolto durante le prove libere sarà molto utile. Visto che l'anno scorso era tutto nuovo per noi, avevamo optato per la scelta più conservativa, portando i pneumatici più duri. Le mescole più morbide scelte quest'anno probabilmente apriranno la strada anche a qualche strategia diversa rispetto a a quelle del 2020".

Pressioni minime al via

Anteriore: 22,0 psi
Posteriore: 20,0 psi

Camber massimo

Anteriore: -3,50°
Posteriore: -2,00°

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