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Pirelli, Isola: "A Imola le strategie hanno un ruolo chiave"

Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli, spiega le scelte di mescole fatte dalla Casa italiana e quali saranno i punti fondamentali del fine settimana del Gran Premio dell'Emilia Romagna di F1 che si disputa a Imola.

Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport

Mario Isola, Racing Manager, Pirelli Motorsport

Andy Hone / Motorsport Images

La Formula 1 torna protagonista dopo 14 anni all'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per disputare il Gran Premio dell'Emilia Romagna. A pochi giorni dall'avvio del weekend, che ricordiamo scatterà sabato per via del format corto adottato per questo evento, ecco le scelte fatte da Pirelli per il terzo e ultimo evento dell'anno di Formula 1 sul suolo italiano.

Pirelli ha scelto C2, C3 e C4. Ecco perché

  • Per la prima volta dal 2006, Formula 1 torna a correre a Imola in occasione della terza gara stagionale in Italia. Per il 13° gran premio del 2020, sono state nominate le tre mescole C2, C3 e C4 quali rispettivamente P Zero White hard, P Zero Yellow medium e P Zero Red soft.
  • Il back-to-back con Portimao impone un format diverso a questo weekend di gara: nessuna attività in pista il venerdì, una sola sessione di prove libere da 90 minuti il sabato mattina, seguita dalle qualifiche. Per questo motivo, l’allocazione è diversa rispetto alle altre gare, con 10 set di pneumatici slick a disposizione di ciascun pilota per tutto il fine settimana: 2 set di hard, 2 set di medium e 6 set di soft.
  • I piloti dovranno restituire 3 set di pneumatici dopo la sessione di libere, avendo quindi a disposizione lo stesso numero di set per qualifiche e gara rispetto a qualsiasi altro weekend. Invariata l’allocazione dei pneumatici Cinturato Green intermediate e Blue wet.
  • C2, C3 e C4 sono state scelte data la configurazione di Imola: un tracciato tecnico con molte curve dalle caratteristiche diverse tra loro che mettono alla prova tutti gli aspetti di una monoposto da F1.

Caratteristiche della pista

  • Così come tanti altri circuiti ‘storici’ in Europa, anche Imola nacque come tracciato stradale subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, prima di trasformarsi in un circuito permanente e ospitare la prima gara di Formula 1 (senza validità iridata) nel 1963.
  • Da allora, il tracciato ha subito diverse modifiche, molte delle quali effettuate negli ultimi 14 anni. La vecchia Variante Bassa è stata eliminata, e il lungo rettilineo fino al Tamburello presenta ora due curve verso destra. Sono state allargate le vie di fuga alla Variante Alta e sono stati realizzati nuovi box: del precedente complesso di partenza/arrivo, resta solo la vecchia torre Marlboro.
  • Imola si percorre in senso antiorario, con 12 curve a sinistra e 9 a destra. A differenza di Portimao, presenta una sede stradale piuttosto stretta ed è quindi difficile compiere sorpassi, a favore della strategia di gara.
  • Il circuito è stato anche riasfaltato dall’ultima gara di F1 nel 2006: l’asfalto ora è piuttosto liscio e non stressa particolarmente i pneumatici. Visti i carichi medi, sono state scelte le tre mescole al centro della gamma F1.
  • Nonostante ciò, sono presenti numerosi "dossi" e alcuni cordoli piuttosto importanti, quindi set-up e traiettoria sono fondamentali. L’ultimo Team a guidare a Imola è stato AlphaTauri, che ha organizzato su questa pista il proprio filming day, girando anche con una vecchia monoposto prima della ripartenza della stagione 2020 in Austria. A ogni modo, le monoposto turbo-ibride attuali scenderanno in pista qui per la prima volta in assoluto.

Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli: "Siamo molto soddisfatti dei risultati del test di sviluppo a Portimao per la validazione delle specifiche 2021. Ora stiamo analizzando tutti i dati raccolti, visto che entro il 1° novembre dovremo stabilire le specifiche per la prossima stagione. Questo fine settimana a Imola, invece, le attività saranno tutte molto concentrate in pochissimo tempo. Dopo la gara di domenica scorsa in Portogallo, infatti, i Team dovranno adattarsi rapidamente al nuovo formato da due giorni di questo weekend, con pochissimo tempo per le prove libere su una pista nuova per la maggior parte dei piloti. Una situazione che rispecchia anche quella vissuta inaspettatamente al Nurburgring".

"Ci si aspetta molto da questo tracciato storico e dal layout ‘old school’, esattamente come il Mugello, quindi crediamo che i piloti lo apprezzeranno particolarmente. Stabilire il giusto set-up velocemente può essere la chiave per il successo, soprattutto su un tracciato così tecnico dove si devono trovare molti compromessi anche in termini di prestazioni. Sorpassare qui è particolarmente complesso, e il meteo può essere imprevedibile in questo periodo dell’anno: di conseguenza, la strategia potrebbe giocare un ruolo chiave ma allo stesso tempo dovrà essere flessibile e adattarsi rapidamente alle diverse situazioni".

Pressioni minime al via

Anteriore: 23,0 psi
Posteriore: 20,0 psi

Camber massimo

Anteriore: -3,50°
Posteriore: -2,00°

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