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Isola: "Pirelli posteriori meno calde nelle termocoperte e con pressione più bassa"

Il manager milanese ha spiegato quali sono le novità nelle gomme 2019 della Pirelli. Confermata l'anticipazionedi Motorsport.com sulla finestra di utilizzo degli pneumatici più ampia. I team dispongono anche di due treni sperimentali che anticipano le scelte del 2020.

Mario Isola, direttore sportivo Pirelli, Roberto Boccafogli, direttore della comunicazione F1 Pirelli

Mario Isola, direttore sportivo Pirelli, Roberto Boccafogli, direttore della comunicazione F1 Pirelli

Franco Nugnes

L'inizio della stagione 2019 di F1 con i test di Barcellona coincide con l'introduzione da parte della Pirelli delle nuove gomme. Oltre alle cinque mescole che sono state omologate dalla FIA, ogni team impegnato nei collaudi collettivi ha ricevuto due treni in più di quelli previsti e già allocati: la Casa milanese, infatti, ha deciso di portare un pneumatico prototipo che non è contraddistinto da alcuna fascia colorata.

Si tratta di una gomma sperimentale che è finalizzata al mondiale 2020: la Pirelli ha voluto mettere a disposizione questa nuova soluzione per lasciarla ad una valutazione dei team che scopriranno più direttamente questo prodotto nei test che sono programmati dopo il GP del Bahrain, dove il marchio della Bicocca inizierà lo studio delle coperture per l'anno successivo.

Per il campionato 2019 saranno disponibili tre tipi di gomme scelti fra le cinque mescole slick (siglate da C1 a C5: al crescere del numero il pneumatico ha un composto sempre più morbida). Mario Isola, responsabile auto di Pirelli Motorsport, ha spiegato un'altra novità interessante:

"Abbiamo deciso di abbassare quest'anno la temperatura di uscita delle gomme dalle termocoperte - ha chiarito il manager milanese - scendendo a 80 gradi, mentre all'anteriore resterà il valore di 100 gradi. Questo dovrebbe facilitare il warm up delle gomme anteriori, riducendo il rischio della formazione di graining, specie quando in pista ci sono condizioni ambientali con temperature piuttosto basse. Per effetto di questa decisione ci possiamo permettere una pressione di gonfiaggio degli pneumatici posteriori più bassa, valutabile a Barcellona in 2 PSI".

E come avevamo anticipato su Motorsport.com cambiano anche le temperature d’esercizio (working range) delle gomme che sono più alte di una decina di gradi rispetto allo scorso anno per evitare il rischio del surriscaldamento. Questo consentirà a tutti gli pneumatici di avere una finestra d’utilizzo più ampia.
C1   110-140°C             
C2   110-135°C             
C3   105-135°C             
C4   90-120°C            
C5   85-115°C

Va ricordato che quest'anno tutte le gomme slick risultano ribassate di 0,4 mm, vale a dire la misura che era stata adottata nel 2018 sulle piste dove si correva con un fondo di asfalto nuovo. Sono nuove anche le gomme da bagnato Wet e Intermediate capaci di scaricare più acqua che in passato. Le nuove coperture scanalate sono più versatili per cui non ci saranno più delle mescole di back up come nel 2018.

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