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Piero Ferrari: "La F1 in tv non trasmette l'idea di velocità"

Il vicepresidente del Cavallino, raggiunto al telefono da Motorsport.com, ammette la sua felicità per il ritorno della Scuderia alla 24 Ore di Le Mans con un'Hypercar nel 2023 e lancia un monito sulla Formula 1: "Facciamo correre le monoposto più veloci della storia, ma guardando i GP in televisione non si ha questa percezione. Ha senso spendere cifre astronomiche per soluzioni tecniche che nessuno conosce perché devono restare segrete?"

Piero Ferrari con Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari

Piero Ferrari con Mattia Binotto, Team Principal, Ferrari

Mark Sutton / Motorsport Images

Piero Ferrari plaude il ritorno del Cavallino alla 24 Ore di Le Mans per contendere nel 2023 che è l’anno del centenario della prestigiosa gara della Sarthe la decima vittoria assoluta di una vettura di Maranello.

“E’ una gran bella cosa – ammette a Motorsport.com il vicepresidente Ferrari – non ho avuto modo di approfondire il regolamento dell’Hypercar, ma mi auguro che poi non ci siano sorprese come in passato, quando con il BoP hanno fatto vincere chi volevano loro. Torneremo dopo 50 anni e e tutto questo avrà un grande impatto”.

La Scuderia, dunque, cerca un altro palcoscenico di prestigio e non si limiterà solo alla Formula 1…
“Recentemente ne ho parlato con Bernie Ecclestone con il quale ogni tanto mi sento al telefono – prosegue Piero Ferrari – la Formula 1 deve essere uno sport che deve tornare a offrire uno show che diverta gli appassionati: disponiamo di monoposto velocissime con una tecnologia molto avanzata che però non conosce nessuno”.

È vero, ma sono i team che vogliono tenere top secret certe soluzioni, anziché divulgarne i concetti più innovativi…
“Certo, perché alcune idee sono coperte da brevetti. Spendiamo delle cifre spaventose per poi tenere tutto di nascosto. Mi spiega che senso ha?”.

Si potrebbe rendere noti i concetti e magari non i segreti tecnici…
“Guardi che il discorso è più ampio: con gli effetti della pandemia non è possibile seguire la F1 se non attraverso la televisione. Stiamo facendo correre le monoposto più veloci della storia, ma le immagini che ci arrivano dalla tv non riescono a dare quelle sensazioni che invece si vivono quando si è in circuito e il percepito è quello reale. Ciò che arriva alla gente, agli appassionati è qualcosa di diverso”.

“Queste sono F1 che vanno a più di 330 km/h, ma guardandole in video non si ha affatto la sensazione di una diversa velocità rispetto a una gara di Formula 2. E, allora, mi domando che senso abbia investire cifre enormi su soluzioni che poco contribuiscono allo show. E con questo non sono fra quelli contrari alla ricerca tecnologica, anzi”.

Per calmierare le spese è stato introdotto il budget cap…
“Certo, ma bisogna ancora lavorare sui motori che costano ancora come un tempo, sebbene siano limitati a tre unità per pilota a stagione”.

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