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Perez: "La seconda sosta? Completamente senza senso!"

Il messicano è stato uno dei grandi protagonisti della gara ad Imola, ma il suo muretto è andato in tilt quando è entrata la safety car chiamandolo ai box per una sosta che lo ha privato del podio.

Sergio Perez, Racing Point RP20

Mark Sutton / Motorsport Images

Il Gran Premio dell’Emilia Romagna avrebbe potuto regalare a Sergio Perez il primo podio della stagione, ma il messicano, complice una scelta completamente sbagliata del team, ha chiuso la gara sul tracciato di Imola in una deludente sesta posizione alle spalle della Ferrari di Charles Leclerc.

Perez non aveva brillato in qualifica, ottenendo solamente l’undicesimo tempo, ma il mancato passaggio in Q3 gli ha consentito di poter partire in gara con le gomme medie. Proprio con queste coperture Perez ha costruito un piccolo capolavoro.

Il messicano, uno dei migliori interpreti delle Pirelli, dopo un buon avvio è riuscito a preservare la durata delle sue medie per poi salire in quarta piazza una volta effettuata l’unica sosta programmata.

Il momento che, però, ha rivoluzionato completamente la gara di Perez e della Racing Point è arrivato in occasione dell’ingresso in pista della safety car.

Quando Max Verstappen ha forato, e si è fermato nella ghiaia della via di fuga, il muretto ha chiamato ai box Perez per montargli gomme soft. La scelta, però, si è rivelata completamente sbagliata.

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Daniel Ricciardo e Charles Leclerc, infatti, hanno optato per restare in pista con gomme dure e così il messicano, sopravanzato anche da Kvyat alla ripartenza, si è visto costretto a gettare al vento un podio che sembrava ampiamente alla sua portata.

La delusione per Perez è stata cocente ed il messicano, una volta conclusa la gara, non si è fatto problemi nel criticare la scelta di effettuare una seconda sosta.

“Non lo so, devo analizzare il tutto, ma in quel momento non aveva senso. La chiamata è arrivata in ritardo, ma è sempre facile prendere la decisione giusta dopo la gara”.

“Oggi superare è stato molto difficile. Non ho ancora parlato con il team, ma credo che avranno una spiegazione per questa sosta”.

“Onestamente fa male. Avevamo il podio a portata di mano. Un risultato così è difficile da digerire, ma sono certo che loro sono delusi così come lo sono io.  Siamo una squadra, vinciamo e perdiamo tutti insieme, ma oggi la chiamata ai box è stata sbagliata”.

Perez ha voluto sottolineare come la prima parte di gara, condotta magistralmente su gomme medie, sia stata semplicemente perfetta così come la strategia di montare gomme dure al giro 27. Purtroppo, però, il suo muretto è andato in tilt quando si è presentata la variabile della safety car che ha indotto in errore gli strateghi della Racing Point.

“Il primo stint è stato incredibile. Abbiamo attuato una grande strategia con una chiamata perfetta ai box. Ci eravamo messi in una posizione per poter puntare al podio. Ad ogni modo da una giornata negativa dobbiamo cercare di trovare gli aspetti positivi”.

“E’ una giornata dolorosa anche in classifica perché siamo arrivati dietro i nostri diretti rivali ed abbiamo regalato il podio a Ricciardo”.

Sergio Perez, Racing Point
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20, lascia il garage
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point, cammina sul circuito
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point, nell'abitacolo
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20, esce dal garage
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
Sergio Perez, Racing Point RP20
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