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Brown provoca: "F1 senza Ferrari? Peccato, ma si va avanti"

Il CEO della McLaren ha male interpretato le parole di Mattia Binotto al Guardian, ma ritiene che sia più giusto salvare il grosso dello schieramento e perdere la Ferrari piuttosto che il contrario. E' evidente che si tratta di una provocazione a difesa del team di Woking in crisi.

Zak Brown, direttore esecutivo, McLaren, e Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Zak Brown, direttore esecutivo, McLaren, e Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Zak Mauger / Motorsport Images

Poche ore fa la Ferrari, tramite le parole del proprio team principal Mattia Binotto, ha affermato che la Ferrari potrebbe valutare programmi alternativi alla Formula 1 per cogliere altre sfide nel motorsport qualora il tetto massimo del budget cap, che entrerà in vigore dalla prossima stagione, dovesse scendere a 145 milioni di dollari, ossia un livello ancora più basso di quello concordato lo scorso giugno.

Non si è fatta attendere la replica di Zak Brown, amministratore delegato della McLaren, il quale ha sottolineato di essere sorpreso dalla reazione della Ferrari in un momento in cui la crisi economica generata dalla pandemia da COVID-19 sta mettendo a rischio il futuro della F1.

"Siamo in una situazione difficile, se la F1 seguirà le vecchie abitudini, saremo tutti a rischio estremo, noi e il futuro della F1", ha detto Brown ai media nazionali tra cui Motorsport.com in una conference call.

"E penso che se pensiamo al futuro, non solo potremo sopravvivere a ciò che sta accadendo, ma alla fine penso che lo sport potrà prosperare e tutti vinceremo. Sono per un dibattito salutare. Ma penso che i commenti che sono stati fatti nelle ultime ore si contraddicano e non riflettano accuratamente ciò che si pensa in realtà".

Brown ha fatto sapere che, a suo avviso, sia assurdo pensare che la F1 possa smettere di essere considerato il vertice del motorsport se il limite del budget cap verrà ridotto ulteriormente...
"Non ci sono tante squadre che generano profitti. Non credo che le persone coinvolte in F1 siano nel Circus per generare profitti: penso che siano lì per promuovere i valori del franchising. Ogni squadra ha diversi motivi per cui è in F1. Tutti vogliamo dare valore ad altre attività, sia nel settore delle auto stradali che, ad esempio, in quello delle bevande".

Brown ha sottolineato ulteriormente come, a suo avviso, le parole di Binotto abbiano poco senso allo stato attuale:
"Penso che sia indubbio il fatto che, nei tempi moderni, stiamo attraversando la più grande crisi che il mondo abbia mai visto. Ci sono dei paesi completamente chiusi, bloccati. Non affrontare ciò che sta succedendo penso sia un errore, sarebbe come vivere nella negazione".

"Penso che si possano trovare in tutto il mondo presidenti, primi ministri, amministratori delegati con fretta di affrontare questo problema e farlo a testa alta".

L'attenzione si è poi spostata sul possibile ritorno alle monoposto clienti, un concetto già visto negli anni 70. Brown, senza mezzi termini, ha declinato questa idea e ha spiegato le proprie ragioni...
"L'ultima volta che ci sono state le monoposto clienti eravamo negli anni 70, credo. Quindi, per la F1, un campionato che si basa sull'essere Costruttore, non vedo come questa soluzione potenziale possa essere coerente con i commenti che sono stati fatti a riguardo. Specialmente se vogliamo che la F1 sia il Mondiale dei Costruttori e dell'evoluzione tecnologica. Sembra una soluzione di 40 anni fa!".

La soluzione dell'ulteriore abbassamento del budget cap sembra interessare alla maggior parte delle squadre di F1 ma non sui top team. Per questo Brown fa leva su questa idea:
"Alla fine questa cosa è sostenuta da FIA e dalla F1. Ma non credo che possa esserci allineamento totale".

Brown non crede che la Ferrari possa uscire realmente dalla F1 e non vorrebbe che ciò accadesse, eppure sottolinea come la F1 non avrebbe grossi problemi a proseguire senza il team del Cavallino Rampante...
"Non vorrei vedere la Ferrari uscire dalla F1. Mi dispiacerebbe che qualcuno abbandonasse questo sport ed è una cosa che non vogliamo che accada. Detto questo, penso che la F1 possa sopravvivere anche con 18 monoposto in griglia. E penso che ci siano altri Costruttori che possano coprire gli slot liberi se la Ferrari decidesse di lasciare".

"Penso che se il limite del budget cap rimanesse alto, potremmo vedere team che lasciano e potrebbero essere più di 1. La F1 non sopravviverebbe con una griglia limitata a 14 monoposto".

"Penso che 16 monoposto in griglia sia il limite, mentre 18 possa andare. La F1 può sopravvivere senza la Ferrari, ma preferirei che rimanessero. Penso che la F1 sia molto meglio con la Ferrari che senza".

La pace in F1 al tempo del Coronavirus è finita, adesso cominciamo a rivedere i veri volti dei protagonisti...

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