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Pat Fry: “Ricciardo ha una capacità motivazionale eccezionale”

Il talento nascosto di Daniel Ricciardo di motivare un team di Formula 1 è una delle sue qualità migliori, come afferma il direttore tecnico Alpine Pat Fry.

Daniel Ricciardo, Renault F1

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Pat Fry, avendo visto da vicino l’anno scorso come lavora Daniel Ricciardo con i suoi ingegneri e con il suo staff fuori dalla monoposto, afferma che l’atteggiamento dell’australiano nei confronti del lavoro è meritevole e rappresenta un grande beneficio per tutti.

Il direttore tecnico di Alpine afferma: “Penso che Daniel sia eccezionale. È chiaramente molto veloce e sensibile. Ma credo che anche che, quando si guarda al modo in cui motiva la squadra, sia fantastico e questo aspetto viene spesso dimenticato. Anche quando si ha una sessione negativa o che non è andata come si sperava, lui riesce a vedere il lato positivo e ciò che di buono si è imparato e questo ci permette di vedere che andremo meglio alla prossima. Questo è un buon modo di tenere insieme lo staff e la squadra. Quindi credo che sia piuttosto eccezionale e davvero fantastico”.

Fry non continuerà a lavorare con Ricciardo quest’anno, perché il pilota australiano ha deciso di passare in McLaren nel 2021. Il suo posto nel team Alpine, ex Renault, verrà preso da Fernando Alonso, che torna in Formula 1 dopo due stagioni di assenza.

Dopo aver visto che lo spagnolo ha iniziato l’integrazione con Renault già lo scorso anno, Fry afferma che il due volte campione del mondo è preparato per ciò che lo attende: “È stato al simulatore e ha fatto molte delle cose che si fanno con l’obiettivo di familiarizzare con alcuni aspetti, anche quelli più semplici. Può sembrare banale, ma si ha bisogno di imparare a ‘guidare’ la power unit ad oggi. Anche la stessa power unit su un’altra monoposto è completamente diversa per quanto riguarda la sua configurazione”.

“Quindi c’è molto da imparare, ha bisogno di alcune cose per migliorare. Chiaramente ha ascoltato i debrief, ha partecipato alle riunioni e altre cose nei fari weekend di gara, perciò si è integrato davvero con il team. Quando si guarda l’inizio dell’anno, con soli tre giorni di test e poi dritti verso la prima gara, si fa il massimo che si può per provare a far integrare i piloti nel team, non solo in termini di guida della monoposto, ma anche per quel che riguarda la comprensione delle persone e abituarsi al modo di lavorare”.

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