Palmer: "Quest'anno dovrei essere migliore sotto ogni punto di vista"
Il pilota della Renault è convinto che l'esperienza accumulata nel 2016 sarà fondamentale. E ha scherzato sulle nuove monoposto più fisiche: "Ho dovuto mettere su più muscoli, quindi ho abbassato la guardia con le calorie!".
Foto di: LAT Images
Renault R.S.17
Il team francese, con base ad Enstone, ripone nella R.S. 17 la voglia di riscatto dopo un 2016 tra luci ed ombre. I tansalpini sono sicuri che la loro P.U. è al livello dei Top Team, ora tocca a Hulkenberg e Palmer portare risultati dalla pista.
Ieri, durante la presentazione della Renault R.S.17, l'attenzione era rivolta soprattutto al nuovo arrivato Nico Hulkenberg, ma non bisogna commettere l'errore di sottovalutare Jolyon Palmer, perché il britannico ha mostrato una grande crescita nella seconda parte del 2016 e in questo modo si è guadagnato la conferma all'interno della squadra di Enstone. Ecco le sue ambizioni a pochi giorni dai primi test stagionali di Barcellona.
Parlaci di Jolyon Palmer, versione 2017...
"Ebbene, esternamente sono sempre lo stesso. Non sono più largo né ho più deportanza! Ho imparato tantissime cose nel 2016. Un anno fa non avevo mai disputato un Gran Premio, non sapevo neppure cosa aspettarmi ed era tutta una novità assoluta per me. Dodici mesi dopo, ho ben ventuno Gran Premi al mio attivo. Un buon livello di esperienza. Conosco molto bene il team e il costruttore Renault. Comincio il nuovo anno molto meglio del 2016, so cosa aspettarmi, sono fiducioso e pronto a ripartire in quarta. Dovrei essere migliore da ogni punto di vista".
Cosa ne pensi della prossima stagione?
"È molto stimolante. Ci sono tante di quelle incognite che credo che tutti i piloti siano entusiasti. Da parte nostra, sarà molto interessante poter contare sulla prima monoposto progettata in casa. Questa nuova generazione di vetture dovrebbe essere divertente da pilotare. Sembrano molto diverse e sono impaziente di vedere come reagiranno i fan. La R.S.17 è davvero profilata come auto “da corsa” e non vedo l’ora di provarla".
Cosa hai fatto per prepararti a rispondere alle esigenze delle nuove vetture?
"Ho dovuto mettere su un pò di muscoli rispetto all’anno scorso. Ciò comporta un pò più di peso ed una maggiore attenzione alla parte alta del corpo, mentre un anno fa dovevo perdere quanto più peso possibile. Per cui ho lavorato molto sul collo, sul busto e sul rinforzo muscolare in generale".
Ti è piaciuto dover mangiare di più?
"È stato il nirvana! Dopo anni passati a controllare attentamente il peso, finalmente posso abbassare un pò la guardia. Dal punto di vista nutrizionale quindi è andata divinamente, ho potuto davvero aumentare le calorie! Naturalmente continuo ad essere un consumatore molto attento, questo fa ormai parte del mio DNA, ma ci vuole un pò più di carburante per mettere i muscoli".
Quali sono le aspettative mettendosi al volante della R.S.17?
"Tutte le simulazioni sono state positive. La monoposto è molto più veloce, cosa che è sempre divertente, e il nuovo regolamento può ribaltare la classifica. Ci sono molte attese. Dopo una stagione difficile come quella del 2016, penso che abbiamo una buona possibilità di fare un gran passo avanti".
Quali sono le attrattive del nuovo regolamento?
"Sono veramente entusiasta della nuova aerodinamica e della maggiore deportanza di cui disporremo. Le monoposto potrebbero essere molto diverse, soprattutto all’inizio, quando vedremo le creazioni dei singoli team prima che gli uni possano osservare quelle degli altri. I designer hanno molta più libertà, sarà stupendo poter ammirare il risultato del loro lavoro. La deportanza è un fattore talmente importante per il tempo sul giro che ci sarà una netta differenza. Anche i pneumatici più larghi sono interessanti".
Come ti è sembrato lo sviluppo di Enstone in questi ultimi dodici mesi?
"Quando Renault l’ha preso in mano, lo stabilimento era piuttosto statico. Ora invece è un continuo fermento di attività sia all’interno che all’esterno. Le infrastrutture stanno passando al livello necessario per competere per il titolo in futuro. È bellissimo poter assistere a tutto questo. Si vede proprio che c’è più gente, devo persino sgomitare per trovare un parcheggio quando ci vado! È un periodo davvero appassionante da vivere nel team".
Come ti sei adattato per inserirti in Renault?
"Mi piace far parte di una grande Casa automobilistica internazionale. Abbiamo tutto ciò che ci vuole per aggiudicarci i titoli mondiali in futuro e, se si incontrano i mercati dei vari Paesi, ci si rende conto che tutta la Società ha fame di successo. È un onore farne parte. Noi siamo solo una piccola parte di Renault nel suo complesso, ma dietro di noi abbiamo le risorse per combattere e sorprendere tutti con quello che facciamo. Naturalmente io faccio parte della scuderia di F1, ma ho la sensazione di appartenere a una grandissima famiglia mondiale".
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