Nuove accuse a carico di Ghosn: l'ex presidente di Nissan e Renault rimane in carcere
Prorogato il fermo del manager, mentre Nissan ha depositato una denuncia nei confronti dello stesso Ghosn per appropriazione indebita di fondi appartenenti alla Casa giapponese.
Foto di: XPB Images
Com'era prevedibile, Carlos Ghosn rimarrà in carcere per altri 10 giorni. La procura di Tokyo ha prorogato il fermo dell'ex presidente della Nissan depositando inoltre nuovi capi d'imputazione a sui carico.
Stessa sorte anche per Nissan e Greg Kelly, consigliere della Casa giapponese scarcerato alla fine di dicembre per alcuni problemi di salute, ma anche per aver pagato la cauzione di alcune decine di migliaia di dollari.
Ghosn rimarrà dunque in carcere anche se le sue condizioni fisiche sembrano peggiorare di giorno in giorno. Il manager ha infatti perso diversi chili e all'udienza della settimana scorsa in cui si è detto estraneo riguardo tutti i capi d'accusa a suo carico è apparso piuttosto invecchiato.
I legali di Ghosn hanno infatti presentato un'istanza di scarcerazione su cauzione, ma per il momento l'ex numero 1 della Nissan rimarrà in carcere.
Intanto, se Renault ha fatto sapere di non aver riscontrato alcuna anomalia riguardo i compensi ricevuti da Ghosn, Nissan ha fatto sapere di essere rammaricata per le accuse della procura di Tokyo, ma ha anche depositato una denuncia nei confronti dell'ex presidente Ghosn per appropriazione indebita di fondi appartenenti alla Casa giapponese.
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