Norris: "Potrei cambiare il mio stile di guida con le nuove F1"
Il pilota della McLaren ha ammesso di aver studiato nuovi stili di guida al simulatore per capire quale si adatti meglio alla nuova MCL36 ad effetto suolo.
Lando Norris, McLaren MCL36
McLaren
La Formula 1 ha introdotto quest’anno il più grande cambiamento di regole dal 2009 con l’introduzione delle vetture ad effetto suolo. In attesa che la stagione inizi ufficialmente domani con la prima giornata di test di Barcellona, i team hanno sfruttato i rispettivi simulatori per prendere confidenza con le nuove vetture.
Lando Norris ha affermato di aver utilizzato il tempo al simulatore per sperimentare delle modifiche al suo stile di guida in modo da adattarsi alla nuova MCL36 qualora fosse necessario per estrarre il massimo delle performance.
“Ho passato molto tempo al simulatore non soltanto a guidare la macchina, ma anche ad essere preparato per guidarla in modo diverso e ad utilizzare stili di guida diversi”.
“Negli ultimi anni la nostra vettura è stata abbastanza specifica sul modo in cui ottenere prestazioni e lo si è visto con Daniel quando è arrivato nella nostra scuderia. Penso che per alcune vetture sia più facile da adattarsi rispetto ad altre”.
Il primo anno di Daniel Ricciardo in McLaren è stato oggettivamente complesso e l’australiano ha faticato a prendere le misure alla MCL35M. Il cambio regolamentare del 2022, tuttavia, farà partire tutti i piloti dallo stesso livello.
Lando Norris, McLaren MCL36
Photo by: McLaren
Norris si è detto consapevole che con le nuove monoposto ad effetto suolo ogni pilota potrebbe rivivere la stagione da incubo di Ricciardo nel 2021, ma il britannico ha molta fiducia nella rapidità di adattamento.
“Penso che sia un problema che valga per tutti. Ci sono piloti che potrebbero adattarsi al nuovo stile di guida meglio che altri e potenzialmente io potrei avere dei problemi, ma è una situazione che devo affrontare”.
“Prima di arrivare in Formula 1 ho vissuto questa situazione in ogni categoria dove ho corso. Ogni anno mi sono dovuto adattare a qualcosa di nuovo per cercare di estrarre il massimo dalla vettura”.
“È stato dimostrato sia dai campioni del mondo che dai vincitori di gare che una monoposto di F1 non è un’auto facile da comprendere. Lo scorso anno sento di esserci riuscito, mentre Daniel ha faticato”.
“Spero che il mio stile di guida si adatti a queste nuove vetture, ma sicuramente ci saranno delle cose a cui dovrò abituarmi. Questa è una monoposto molto diversa e guidarla sarà differente sia per me che per Daniel”.
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