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Norris: "Il crash? La ghiaia non perdona, ma meglio così!"

Norris ha sbattuto alla Curva 3 nelle Libere 2 del Mugello, perdendo l'opportunità di fare la simulazione gara. Il britannico della McLaren, però, ha elogiato il circuito toscano perché "old school".

Lando Norris, McLaren in conferenza stampa

Foto di: FIA Pool

Lando Norris è stato il primo pilota a fare la conoscenza con i muretti dell'Autodromo del Mugello, pista che in questo fine settimana ospita il Gran Premio di Toscana Ferrari 1000 di Formula 1.

Il britannico della McLaren, giunto a metà turno nelle Libere 2, ha commesso un errore in uscita dalla Curva 3, la Poggiosecco, finendo con il treno di ruote di sinistra nella ghiaia. Questo gli ha fatto perdere il controllo della MCL35, che pochi istanti dopo è andata a sbattere con il muso contro le protezioni.

L'uscita di pista è avvenuta a circa 220 Km/h, ma Lando è uscito fortunatamente incolume dalla macchina. La monoposto di Woking, per altro, è parsa poco danneggiata. Solo il muso ha rilevato danni evidenti, anche se alla fine delle Libere 2 lo stesso Norris ha ammesso che sulla sua macchina potrebbero esserci più danni a causa dell'impatto contro il muretto avvenuto anche con la sospensione posteriore destra.

"Odio dire una cosa del genere, perché a causa della ghiaia sono uscito e ho sbattuto, ma è molto meglio avere una pista di questo genere, con questo genere di vie di fuga. E' più complicato, è una vera sfida, ma per me dovrebbe essere sempre così. Certo, l'incidente non è ideale, ma a volte succede".

"Alla fine posso dire di essere stato fortunato, perché l'incidente poteva essere decisamente peggiore. Alla fine, guardandolo da fuori, è stato decisamente meno brutto rispetto a quanto abbia percepito io all'interno dell'abitacolo. C'è sicuramente un danno al posteriore, forse anche allo sterzo, però nulla di troppo grosso".

L'aspetto dell'incidente che più ha impensierito Norris è stato perdere l'opportunità di fare per intero la simulazione gara. Su una pista come il Mugello, la qualifica, sarà fondamentale, perché non garantisce tanti punti di sorpasso, ma il ritmo di gara deve essere necessariamente provato per non dover guardare negli specchietti per tutti e 59 i giri previsti.

"Credo che il fondo sia ok, mentre ovviamente l'ala anteriore si è rotta. Quindi non è terribile, poteva andare peggio, sono stato fortunato. E' stato un piccolo errore, che però mi è costato abbastanza caro. Ho perso tutto il tempo per fare la simulazione gara ma ormai è andata. Dobbiamo cercare di compensare nelle Libere 3 di domani".

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