Nico Rosberg non rischia azioni da parte della FIA
Un portavoce ha spiegato che ciò che viene detto nei briefing interni non può essere un elemento utile
Nico Rosberg e la Mercedes possono tirare un sospiro di sollievo, perché con tutto il polverone che si è alzato negli ultimi due giorni iniziavano a temere che la FIA potesse decidere di avviare un'investigazione sul contatto con Lewis Hamilton avvenuto nel corso del secondo giro del Gp del Belgio, costato una foratura ed una domenica da dimenticare al pilota britannico, mentre il tedesco ha portato a casa un secondo posto molto pesante in ottica campionato.
Durante la gara i commissari avevano trattato l'episodio come un normale incidente di gara, ma nelle interviste successive Hamilton ha accusato il compagno di squadra di aver ammesso di averlo toccato deliberatamente durante il briefing interno del team. Cosa che però è stata successivamente smentita sia dal team principal Toto Wolff che dal diretto interessato.
Dunque, non sembra esserci margine per una manovra da parte della Federazione, come ha ammesso un portavoce: "La FIA non interverrà in questa situazione". Per riaprire la vicenda servirebbero infatti nuovi elementi, come avvenuto ad esempio nel caso dell'incidente in Canada tra Felipe Massa e Sergio Perez.
Lo stesso portavoce però ha spiegato che qui siamo di fronte ad una situazione completamente differente: "Un presunto commento rilasciato all'interno di un briefing interno, per di più successivamente negato dalla squadra stessa, non può costituire un nuovo elemento".
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