Nessuna penalità per Perez: il podio della Force India è al sicuro
Il messicano aveva attivato due volte il DRS in tratti non consentiti, ma era stato un errore involontario generato dalla modalità manuale, inserita per un malfunzionamento. Stessa decisione per Magnussen e Stroll.
Foto di: Sutton Motorsport Images
Ora la festa può iniziare a tutti gli effetti in casa Force India, perché il terzo posto conquistato a Baku da Sergio Perez è in cassaforte. I commissari hanno infatti deciso che non c'era motivo di sanzionare il messicano, finito sotto investigazione per un presunto uso non autorizzato del DRS.
I commissari hanno ascoltato Perez e la sua squadra, oltre ad aver esaminato i dati relativi all'attivazione dell'ala posteriore mobile.
E' evidente che, se il sistema non funziona correttamente (la cosa era stata già confermata nel corso della gara), per tornare all'impostazione "predefinita" la squadra deve trasmettere via radio al pilota una serie di settaggi da impostare.
In questo caso, c'è stata un'incomprensione con il pilota, che si è trovato per la prima volta a dover gestire il sistema manualmente, ed ha involontariamente attivato il DRS per due volte.
Tuttavia, la squadra ha riconosciuto l'errore e i commissari hanno anche riscontrato che queste due attivazioni involontarie non hanno condotto a manovre di sorpasso, quindi hanno deciso di non prendere provvedimenti nei confronti di "Checo".
"Penso di aver fatto due dei giri migliori della mia carriera" aveva detto Perez subito dopo la gara, in riferimento ai giri conclusivi, quelli dopo la safety car, che gli hanno permesso di scavalcare il ferrarista ed andarsi a prendere un grande risultato insperato.
"Gli ultimi due giri con Vettel dietro e le gomme fredde sono stati davvero difficili. Avevo le gomme supersoft, ma ho dovuto mantenere un ritmo elevato per assicurarmi di rimanere vicino a Raikkonen ed evitare che Seb si avvicinasse troppo".
Per lo stesso motivo erano finiti sotto investigazione anche Kevin Magnussen e Lance Stroll, ma pure loro sono stati "assolti", perché gli sono state riconosciute le medesime attenuanti.
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