Alla fine l'ha spuntata
Jean Todt: il presidente della
FIA infatti aveva più volte invocato il ritorno della
regola del 107% in Formula 1 a partire dal 2011 ed oggi questo è stato ufficializzato dal
Consiglio Mondiale del Motorsport.
Questa regola era stata introdotta nel 1996 per evitare che ci fosse troppo gap tra i più veloci in pista e le ultime vetture del lotto, e prevedeva che potessero prendere il via solamente i piloti che erano riusciti a stare entro al 107% del tempo della pole.
Nel 2003 poi, con l'introduzione delle qualifiche basate su un solo giro lanciato, era stata abolita. Ora però si è tornati ad un regime di qualifiche più "normali" e, visti i pesanti distacchi delle nuove scuderie, la
FIA ha pensato che fosse giunto il momento di rispolverarla.
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A partire dal 2011, ogni pilota il cui tempo non rientra nel 107% della pole position non sarà autorizzato a prendere il via del gara. Tuttavia, in alcune circostanze eccezionali, che prevedono però la presenza di un tempo utile realizzato nelle prove libere, i commissari possono permettere alla vettura di presentarsi comunque al via. Se i piloti che rientrano in questa casistica fossero più di uno, saranno i commissari a scegliere l'ordine in cui si schiereranno sulla griglia di partenza" spiega il comunicato ufficiale della
Federazione.
Approvata anche una nuova regola che impone un
tempo massimo anche per i giri di entrata ed uscita dai box nel corso delle qualifiche. Anche questa per evitare quelle situazioni grottesche in cui ci sono vetture che procedono lentissime, danneggiando le prestazioni di chi invece sta andando alla ricerca del tempo.
Il tempo verrà deciso di appuntamento in appuntamento dal direttore di gara, che lo fisserà alla vigilia delle prove libere. Qualora si rivelasse troppo basso o troppo alto comunque potrà essere modificato da quest'ultimo.
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