Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

Motori 2021: la Porsche si defila? E allora restano le power unit con la MGU-H!

La Casa tedesca, dopo aver imposto la semplificazione delle power unit nel 2021, potrebbe non entrare nei GP, ragione per cui gli attuali Costruttori sono intenzionati a modificare gli attuali motori, ma mantenendo le MGU-H.

Motore della Force India VJM11

Motore della Force India VJM11

Giorgio Piola

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W09
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W09
Ingegneri al lavoro nel garage Mercedes
Haas F1 Team VF-18, motore
Ferrari SF71H, dettaglio posteriore
Dettaglio del motore di Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14
Logo Honda sul naso di una Toro Rosso
Scuderia Toro Rosso STR13, dettaglio del motore
Ingegneri Toro Rosso Honda, in griglia
Logo Honda sulla monoposto di Brendon Hartley, Toro Rosso STR13

Quella dei motori 2021 è una partita a scacchi. E non è detto che chi faccia la prima mossa si trovi in una posizione di vantaggio. Anzi.

È come camminare su un terreno minato, in attesa che ci sia qualcuno che finisca per saltare in aria, aprendo un cammino più sicuro per tutti gli altri. Toto Wolff, direttore di Mercedes Motorsport la scorsa settimana in Austria aveva avuto un endorsment a favore della Porsche:

"Più saremo nel nostro piccolo parco giochi, più ci divertiremo nella sabbiera. Immagino che la Porsche sia interessata alla F1 e stia guardando l'ambiente, anche se non è abbastanza chiaro come. Per ora sono seduti al tavolo e danno il loro contributo a definire le regole".

Queste parole, molto sintomatiche, hanno preceduto lo Strategy Group che si è riunito il 4 luglio in Gran Bretagna e sul tavolo delle trattative una parte importante l’hanno avuta proprio i motori. Sembrava che i Costruttori presenti in F1 fossero stati convinti a una semplificazione dei motori da introdurre nei regolamenti 2021.

La chiave di tutto doveva essere l’abolizione della MGU-H, il motore elettrico associato al turbo, conditio sine qua non per il ritorno della Porsche in F1 nel ruolo di motorista dopo l’uscita dal WEC per gli effetti che ha colpito tutto il VW Group dopo il “dieselgate”.

I tedeschi, supportati da Liberty Media, avevano fatto richieste sempre più pesanti per allontanare le regole dai motori attuali, in modo da attrarre eventualmente nuovi motoristi nei GP, rompendo l’egemonia della Mercedes che finora ha dominato i quattro campionati dell’era ibrida.

Ma la sorpresa emersa allo Strategy Group è stata che la Porsche non è più tanto sicura di entrare in Formula 1, per cui dopo aver pestato i piedi per terra per imporre le sue condizioni all’ingresso nel Circus, starebbe cambiando idea per lasciare il paddock dei GP ancora prima d’esserci entrata.

Cosa sta succedendo? Forse gli effetti del “dieselgate” hanno una scia più lunga del previsto, dopo gli arresti che hanno colpito alcuni uomini di vertice della galassia Vw, sta di fatto che la Casa di Stoccarda avrebbe mollato la presa e gli altri Costruttori a questo punto avrebbero preso la palla al balzo: perché rinunciare alla MGU-H se nessuno è disposto a entrare in F1?

Che senso avrebbe progettare da zero nuove power unit con costi esorbitanti, se tutti i motoristi impegnati oggi in F1 stanno già sostenendo investimenti enormi per sviluppare gli attuali propulsori? Proprio Toto Wolff aveva proposto di congelare l’evoluzione dei 6 cilindri turbo nel 2019 e 2020, per evitare che le Case fossero costrette a portare avanti due progetti in parallelo.

Questa prospettiva sembra svanire con il passare dei giorni e tutti e quattro i Costruttori del Circus avrebbero espresso il loro parere favorevole a insistere con la MGU-H (Mercedes, Ferrari, Renault e Honda), tanto più che lentamente si sta arrivando ad un livellamento delle prestazioni (quest’anno hanno vinto tre GP a testa Mercedes, Ferrari e Renult) con la sola Honda in evidente ritardo.

Adesso la partita passa su un altro tavolo: quello dei costi. Liberty vorrebbe che alcune parti della power unit fossero standard, altri sarebbero disposti a mettere sul mercato alcuni pezzi della propria tecnologia, lasciando però libera la ricerca sugli aspetti più importanti.

La Red Bull, che ha chiuso un accordo biennale con la Honda per la fornitura della power unit giapponese, avrebbe perso la “ruota di scorta” se la Porsche dovesse rinunciare a entrare in F1.

Il team di Milton Keynes ha rotto con la Renault nella convinzione di poter avere una valida alternativa nel 2021 qualora l’avventura con i giapponesi non dovesse portare ai risultati sperati. Così, invece, devono sperare che tutto fili liscio con i nipponici, altrimenti si troverà in balia di chi i motori non vuole più darglieli.

Ed è proprio per questo che Liberty sperava di far entrare nella partita qualche motorista nuovo che alla resa dei conti non si è trovato. Eppure con regole certe ci potrebbero essere due marchi importanti alla finestra: Toyota che non ha più niente da dire nel WEC dopo aver vinto la 24 Ore di Le Mans e BMW…

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Wolff: "Ho visto segni di degrado sulle gomme Ferrari, migliori i nostri long run"
Articolo successivo Williams: Stroll e Sirotkin partono dalla pit lane. Cambiata l'ala dietro che stalla

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera