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Monza: per Mercedes ultima chiamata. Red Bull teme l'imprevisto

Fino ad oggi Verstappen e la Red Bull sono stati superiori ad Hamilton e alla Stella, che però non vincono di forza da mesi, ma che sono a tiro dei rivali in classifica in un Mondiale sempre più combattuto.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, Lewis Hamilton, Mercedes W12

Foto di: Erik Junius

Dopo il Gran Premio di Spagna, andato in scena lo scorso 9 maggio, la Formula 1 ha disputato altre nove gare, inclusa la tappa di Zandvoort dello scorso fine settimana.

Max Verstappen è incappato nello scoppio di un pneumatico a Baku (mentre era al comando), nell’incidente con Lewis Hamilton a Silverstone (era leader anche in questo caso) e ha pagato un prezzo molto elevato a causa dell’errore commesso da Valtteri Bottas alla frenata della prima curva dell’Hungaroring.

Gli altri sei Gran Premi Verstappen li ha vinti, in alcuni casi anche dall’alto di una superiorità mai in discussione. Indicativi anche i riscontri arrivati dalle ultime sette qualifiche, che hanno visto Max e la Red Bull ottenere ben sei pole position, mancando solo il miglior tempo a Budapest in un weekend in cui la Red Bull ha pasticciato non poco sul fronte del set-up. Anche i dati dei giri percorsi al comando da inizio stagione fotografano uno scenario molto chiaro, con Verstappen a quota 485 contri i 128 di Lewis Hamilton.

Questi dati cozzano però con la classifica di campionato, graduatoria nella quale Verstappen (leader con 224,5 punti) vanta solo tre lunghezze di vantaggio su Hamilton, a conferma di un confronto di fatto apertissimo.

A cambiare lo scenario sono stati gli episodi citati in precedenza, che hanno offerto un assist colto al volo dalla Mercedes e capitalizzato al meglio nella classifica generale, ma resta un dato che non può essere messo da parte nel valutare il potenziale per la corsa al titolo iridato 2021: l’ultimo successo di forza conquistato dal team Campione del Mondo, risale ormai a quattro mesi fa.

In quest’ottica il weekend di Monza assume per la Mercedes un significato molto particolare. Il circuito brianzolo è atipico, con il suo layout che impone il minimo carico aerodinamico della stagione, delegando soprattutto alla power unit la possibilità di fare la differenza.

Sul fronte telaistico la bilancia pende non poco a favore della Red Bull, che continua a sviluppare la RB16B gara dopo gara, confermando la volontà di non voler sottrarre energie al progetto 2021. Per la squadra di Milton Keynes la posta in palio è troppo grande per essere messa in secondo piano rispetto al lavoro in corso sulla monoposto 2022.

In casa Mercedes non sono stati a guardare, e la frase di Toto Wolff, che ad inizio estate disse di avere ormai sulla scrivania il modello della W11 utilizzato in galleria del vento, si è rivelata una battuta. A Brackley non hanno assolutamente ammainato la bandiera, ma le speranze più concrete per puntare al titolo 2021 sono legate soprattutto a due aspetti: la gestione dei weekend di gara (con la speranza di saper portare a proprio vantaggio episodi imprevisti, come visto a Silverstone e Budapest) e la power unit.

A Monza si giocherà una partita importante, e la Mercedes lo sa molto bene, consapevole che un successo di Verstappen nel Gran Premio d’Italia toglierebbe a Wolff e Hamilton la certezza di poter contare ancora su piste ‘amiche’.

La Red Bull e Verstappen arriveranno a Monza sull’onda positiva del fantastico weekend di Zandvoort, ma nei piani di Christian Horner la tappa italiana (considerata come un fine settimana da correre in difesa) avrebbe dovuto coincidere con una situazione di classifica più favorevole dei soli tre punti attuali.

La squadra non teme più di tanto il lavoro ordinario, ma l’esperienza traumatica vissuta a Silverstone e a Budapest ha lasciato il segno. La paura più grande resta l’imprevisto, è in questa categoria di rischio rientra anche l’affidabilità, un elemento finora poco sentito dai protagonisti ma che ovviamente cresce progressivamente con l’avvicinarsi alle ultime gare stagionali.

Al netto dei timori, Verstappen è consapevole che se gli riuscisse il colpaccio a Monza, a beneficiarne non sarebbe solo la classifica, ma anche la convinzione di poter puntare al successo in tutte le restanti prove in calendario, Sochi inclusa.

“Sarà un weekend ad altissima tensione”, hanno preannunciato di Wolff che Horner, ma l’impressione generale è che in questo 2021 di fine settimana all’insegna del relax non ne vedremo, soprattutto se (come è ipotizzabile) la volata Mondiale resterà aperta fino ad Abu Dhabi.

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