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Intervista

Kaltenborn: “Wehrlein merita ancora un posto in Formula 1”

Pur avendo regalato alla Sauber un’insperata top 10 nei GP di Spagna e dell’Azerbaijan e allontanato per un po’ il pericolo dell'ultima piazza costruttori, il tedesco non è stato confermato. E Monisha non ci sta...

Monisha Kaltenborn, Team Principal and CEO, Sauber, Pascal Wehrlein, Sauber

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Benché abbia regalato alla Sauber un inatteso ingresso nei primi dieci nei Gran Premi di Spagna e dell’Azerbaijan e fugato temporaneamente il pericolo di diventare il fanalino di coda della classifica marche, Pascal Wehrlein non è stato confermato per il 2018. Perché? 

Grande sostenitrice del driver tedesco, la ex responsabile del muretto di Hinwil Monisha Kaltenborn, a sua volta epurata giusto alla vigilia del round di Baku per lasciare spazio al francese Frédéric Vasseur, si è espressa a proposito della scelta dei vertici svizzeri, ora gemellati con Alfa Romeo, di puntare sul vincitore del Campionato FIA di Formula 2, Charles Leclerc, e su Marcus Ericsson, legato seppur non direttamente alla Longbow Finance, gruppo finanziario che sta dando una grossa mano al team in termini economici, anziché su Pascal Wehrlein, artefice dei pochi buoni risultati raccolti nel 2017.

Credo che la sua performance di quest’anno non sia stata riconosciuta a dovere. Senza di lui la squadra non avrebbe segnato neppure un punto. Spero dunque che possa ottenere ciò che merita dalla Formula 1, a partire da un volante. Affiancato ad un’équipe di livello avrebbe tutte le carte per diventare campione del mondo. Chiunque ha lavorato con lui ne è consapevole”, ha affermato la dirigente di origine indiana alla stampa germanica. 

Se per tutti la promozione del giovane monegasco è stata ben guadagnata, il rinnovo con lo svedese, una mossa quasi meramente politica, ha suscitato clamore. Dal canto suo, Ericsson ha ammesso di aver temuto il peggio, forse più per le spinte Ferrari per l’ingaggio del “pulcino” dell’Academy, Antonio Giovinazzi, che per una preferenza a favore del driver originario delle Mauritius. 

 

“Ho passato settimane di grande nervosismo, però adesso mi sento sollevato. La mia carriera nel Circus è stata dura. Non è facile mostrare le proprie abilità avendo sempre tra le mani vetture da fondo griglia”, il messaggio del 27enne di Kumla, convinto di poter lottare per posizioni migliori la prossima stagione.

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