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Mercedes: saprà mordere in gara con i denti di squalo?

Nelle simulazioni di GP di venerdì la freccia d'argento era parsa nettamente superiore alla Ferrari che ha conquistato la prima fila con Leclerc e Vettel. Ma il calo della temperatura e alcuni timori sul motore Phase 3 danno il risultato meno scontato. E occhio anche alla Red Bull.

Mercedes AMG F1 W10, dettaglio dell'ala posteriore

Foto di: Giorgio Piola

La Ferrari ha dominato la qualifica del GP del Belgio, mettendo Charles Leclerc e Sebastian Vettel in prima fila. Il pilota monegasco alla terza pole stagionale ha rifilato sette decimi alla Mercedes di Lewis Hamilton, un'eternità anche su una pista lunga come quella di Spa-Francorchamps.

Charles Leclerc, Ferrari SF90, festeggia la pole position, davanti a Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90, festeggia la pole position, davanti a Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Photo by: Steven Tee / LAT Images

Nei due tratti veloci (T1 e T3) la Rossa del monegasco ha rifilato oltre un secondo alla W10 del penta-campione che ha cercato di reagire nel T2 infliggendo tre decimi alla SF90. Il delta è nettamente a favore della Ferrari, ma questa valutazioni si riferiscono al giro secco, mentre le indicazioni che sono emerse dai long run di venerdì danno la freccia d'argento come grande favorita.

Tempo brutto e temperature basse a Spa dove sono apparsi i tributi a Anthoine Hubert

Tempo brutto e temperature basse a Spa dove sono apparsi i tributi a Anthoine Hubert

Photo by: Jack Benyon

Ma è ancora così? Intanto è giusto aggiornarvi le condizioni meteo: pioviggina a tratti e le temperature sono crollate rispetto a ieri, seguendo l'andamento delle previsioni. In qualifica c'erano 27 gradi di aria e 35 gradi di asfalto, mentre oggi siamo scesi a 16 gradi di aria e 23 di asfalto.

Si tratta di condizioni che potrebbero giocare a favore della Ferrari che venerdì nelle simulazioni di gara aveva accusato dei surriscaldamenti alle gomme posteriori specie con la mescola soft. Con queste condizioni la musica potrebbe cambiare nel passo gara, anche perché le modifiche che i tecnici del Cavallino hanno apportato alla Rossa per migliorare il comportamento specie nel T2 hanno dato i loro frutti caricando leggermente la vettura.

Stando alle indicazioni, comunque, la partita sembra molto aperta, ma c'è un dato che merita di essere estrapolato dalla qualfica: Leclerc fra la Q2 e la Q3 ha migliorato di 419 millesimi, mentre Hamilton ha abbassato il suo tempo di 310 millesimi, segno che la Mercedes ha potuto "estremizzare" di meno le mappature del motore nel momento clou della sessione cronometrata.

Robert Kubica, Williams FW42, si ferma con problemi tecnici e una nuvola di fumo

Robert Kubica, Williams FW42, si ferma con problemi tecnici e una nuvola di fumo

Photo by: Jerry Andre / Sutton Images

I due motori Phase 3 rotti da Sergio Perez (Racing Point) e Robert Kubica (Williams) sulle monoposto clienti devono aver messo in allarme i tecnici di Brixworth diretti da Andy Cowell perché anche sulle frecce d'argento alcuni parametri di temperatura erano al limite se non oltre, consigliando la squadra della Stella a non esagerare con l'engine mode, visto che il divario dalle Rosse nel giro secco era incolmabile.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, ispeziona la Ferrari SF90 di Charles Leclerc

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, ispeziona la Ferrari SF90 di Charles Leclerc

Photo by: Zak Mauger / LAT Images

La domanda è? Questi allarmi avranno anche dei riflessi sul passo di gara delle frecce d'argento o il fresco di oggi cancellerà come un colpo di spugna tutte le paure, riazzerando i parametri? Lo scopriremo solo nei primi giri del GP.

Va detto che Lewis Hamilton ha pagato anche un grande distacco nella velocità massima, pagando 9,5 kmh alla fine del rettilineo del Kemmel sulla SF90 di Vettel accreditata di 343,6 km/h contro i 334,1 dell'inglese.

Mercedes AMG F1 W10, dettaglio dell'ala posteriore da medio carico usata venerdì a Spa

Mercedes AMG F1 W10, dettaglio dell'ala posteriore da medio carico usata venerdì a Spa

Photo by: Giorgio Piola

Mercedes AMG F1 W10, dettaglio dell'ala posteriore pià scarica vista a Spa in qualifica

Mercedes AMG F1 W10, dettaglio dell'ala posteriore pià scarica vista a Spa in qualifica

Photo by: Giorgio Piola

Questo nonostante i tecnici di Brackley abbiano via via scaricato l'ala posteriore della W10, comunque più deportante di Ferrari e Red Bull. Al venerdì è stata usata una soluzione da medio carico che poi ha lasciato il posto ad una versione meno resistente che mostrava nel bordo d'uscita del profilo principale i denti di squalo visti anche in passato.

Ferrari SF90, dettaglio dell'ala posteriore molto scarica presentata a Spa

Ferrari SF90, dettaglio dell'ala posteriore molto scarica presentata a Spa

Photo by: Giorgio Piola

La Scuderia ha presentato una soluzione piatta che sembrava più adatta a Monza che a Spa, ma i piloti di Maranello non hanno avuto problemi ad adattarsi ad una guida a bassissimo carico, proprio come ha fatto la Red Bull che ha introdotto in Belgio un flap mobile dalla grande estensione ma dalla minima incidenza con un profilo principale di corda molto corta.

A respirare l'aria del paddock, pesantemente condizionata dalla tragica morte di Anthoine Hubert, non si scommette sulla netta superiorità in gara della Mercedes.

E attenzione alla Red Bull che ha deluso in qualifica con Max Verstappen solo quinto e staccato di un secondo da Leclerc. A Milton Keynes hanno scommesso sul freddo domenicale e potrebbero aver lavorato in questa direzione, sapendo che il motore Honda non è ancora al passo di Ferrari e Mercedes...

Red Bull Racing RB15, dettaglio dell'ala posteriore con il flap mobile molto grande

Red Bull Racing RB15, dettaglio dell'ala posteriore con il flap mobile molto grande

Photo by: Giorgio Piola

 

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