Marko: "Max buttato fuori dal pilota Mercedes Ocon!". Wolff: "Non mi abbasso al suo livello"
Il boss della Mercedes risponde piccato alle dichiarazioni del dopo gara del superconsulente Red Bull dopo l'incidente tra Ocon e Verstappen che ha tolto a quest'ultimo un successo che sembrava ormai acquisito.
Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images
Toto Wolff appare in conferenza stampa raggiante, con una maglietta azzurra celebrativa. C'è da capirlo: la Mercedes ha appena portato a casa il quinto titolo Costruttori consecutivo, arrivando ad appena una lunghezza dal record firmato dalla Ferrari dal 1999 al 2004.
Oltre alla vittoria nel Mondiale, la Mercedes è riuscita a vincere anche il Gran Premio con Lewis Hamilton, imbeccato però da un clamoroso incidente innescato da una follia di Esteban Ocon, il quale, cercando di sdoppiarsi, ha centrato e spedito in testacoda un incredulo Max Verstappen.
Il fatto ha avuto - giustamente - tale rilevanza che Wolff ha commentato l'accaduto e le successive scorie. "L'incidente è stato sfortunato Esteban stava cercando di sdoppiarsi sfruttando le gomme nuove. Era molto più veloce di Verstappen. Erano vicini, Esteban ha tentato di sdoppiarsi e poi i due si sono toccati. Verstappen comandava la gara, è stato solo un incidente e sono sicuro che Esteban avrebbe voluto evitarlo anche per evitare le critiche".
Queste, le critiche, sono arrivate puntuali. Il primo a far sentire il proprio disappunto è stato Helmut Marko. Il superconsulente della Red Bull è stato duro nei confronti di Ocon, dicendo che l'incidente è stato "Causato da un pilota della Mercedes".
"Queste parole sono frutto di come il dottor Marko vede il mondo. Voglio lasciargli la sua visione. Non voglio scendere al suo livello. Noi dobbiamo celebrare il nostro quinto titolo Costruttori consecutivo", ha risposto piccato Wolff.
Al termine della corsa, Hamilton ha parlato con Verstappen dell'incidente. Il 5 volte iridato ha fatto notare all'olandese della Red Bull che Ocon aveva tutto il diritto di sdoppiarsi in quel frangente. Poi ha anche affermato che nell'occasione era proprio Verstappen ad avere più da perdere rispetto a Ocon.
"Lewis è stato molto chiaro, dicendo che oggi Verstappen non era il nostro rivale, ma la Ferrari. Noi stavamo cercando di battere e di finire davanti alle Ferrari. Quando Verstappen è apparso come un fulmine alle spalle di Lewis è stato chiaro che lui non dovesse lottare con la Red Bull. Sarebbe stata una lotta non necessaria. Verstappen era una variabile totalmente irrilevante per la Mercedes. Il nostro obiettivo era stare davanti alle Ferrari".
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