Mercedes: il passo non è aumentato grazie alle estensioni del telaio ai lati
La W10 ha mantenuto l'interasse del 2018 nonostante il serbatoio della benzina sia diventato di 110 kg (+5 kg) grazie all'estensione del telaio verso l'esterno alle spalle del pilota. Il packaging della power unit è quasi maniacale con i radiatori in coda al 6 cilindri che sono stesi.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Mercedes ha dichiarato nel giorno stesso della presentazione che la W10 aveva lo stesso passo della macchina campione del mondo 2018, nonostante la FIA abbia concesso alle squadre un serbatoio con la capacità di 110 kg, vale a dire 5 kg in più rispetto allo scorso anno, per evitare che i piloti siano costretti a limitare il passo di gara per risparmiare carburante.
Qualcuno aveva pensato che per bilanciare un allungamento della scocca di qualche millimetro, a Brackley avessero deciso di ridurre il distanziale della trasmissione: Giorgio Piola ci rivela che le cose sulla W10 non sono affatto andate così, perché il telaio non ha causato alcun allungamento dell'interasse.
I tecnici diretti da James Allison, infatti, seguendo quella che è stata l'esperienza della Racing Point, hanno seguito un concetto che sulla monoposto della squadra di Silverstone aveva funzionato bene: la macchina disegnata da Andy Green già l'anno scorso aveva due estensioni del telaio che si protendevano a freccia dietro alle spalle del pilota.
A Brackley hanno seguito la stessa filosofia, proponendo un rigonfamento della scocca che ha una forma utile a diventare un deviatore dei flussi di aria calda che escono dai radiatori.
Racing Point RP19: ecco il motore Mercedes
Photo by: Giorgio Piola
A dispetto della Racing Point che ha sistemato due elementi dell'impianto di raffreddamento sopra al motore 6 cilindri, la Mercedes ha curato il packaging della power unit in maniera quasi maniacale: sulla freccia d'argento i radiatori in coda sono stati collocati molto in basso e in posizione orizzontale per non trascurare anche la distribuzione dei pesi.
L'immagine, inoltre, evidenzia il cono antintrusione che è rimasto sopra alla bocca delle pance, mentre stupisce quanto ridotta sia la massa radiante nella pancia di sinistra con un unico elemento, mentre la Ferrari, per esempio, ha preferito "impacchettare" quattro radiatori a sandwich uno sull'altro in un'area che sembra leggermente più arretrata.
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