Mercedes consistente, ma la Ferrari può giocarsi un bonus nel primo giro
Hamilton ha conquistato la pole ad Abu Dhabi senza cogliere il miglior tempo in nessun settore intermedio, ma la W09 ha mostrato un ottimo equilibrio confermato da Bottas secondo. Ma Vettel può sfruttare la maggiore velocità della SF71H subito dopo il via. Altrimenti...
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, festeggia nel parco chiuso con due membri del team Ferrari
Mark Sutton / Motorsport Images
Il copione ormai è ben noto. Lewis Hamilton vede la segnalazione P1 sul display della sua monoposto, pugno alzato, un lento giro d’onore verso la linea del traguardo dove arresta la vettura in posizione centrale, quella riservata al poleman. Ma oggi il campione del Mondo ha accarezzato la sua W09 più del solito, rendendo omaggio alla vettura che gli ha consentito di conquistare il quinto alloro della sua carriera.
Pur essendo stata la stagione in cui Hamilton è stato il valore aggiunto nei traguardi raggiunti dalla Mercedes, oggi Lewis ha voluto omaggiare la sua W09, che ha confermato la tradizione positiva della Casa di Stoccarda sul circuito di Yas Marina.
Da quando la Formula 1 ha imboccato la strada ibrida, la Mercedes ha sempre monopolizzato la prima fila di Abu Dhabi, quasi fosse una sorta di gara di casa. Hamilton non ha ottenuto il miglior tempo assoluto in nessuno dei tre settori del tracciato di Yas Marina, ma ha confermato il giusto equilibrio che serve su questo tipo di pista.
Nel primo settore Lewis ha pagato 0”212 nei confronti di Vettel, e ha tenuto lo stesso ritmo del ferrarista nel secondo tratto. Nel terzo settore ha fatto la differenza (0”502 su Seb), a conferma del vantaggio Mercedes sulla Ferrari sul fronte del carico aerodinamico.
Il riferimento in merito alla downforce è però la Red Bull, ed infatti nel T3 è stato Ricciardo il più veloce, un decimo più rapido anche di Hamilton, ma l’australiano poco ha potuto nei primi due settori. La seconda posizione di Bottas è stata una conferma dell’equilibrio complessivo della Mercedes, ma la Ferrari non parte comunque battuta nella gara di domani.
Analizzando i dati emersi in qualifica è evidente come la SF71H abbia la velocità di punta maggiore in assoluto, un dato evidente alla staccata della curva 11 dopo il lungo rettilineo.
In quel tratto Vettel è transitato a 319 km/h, contro i 308 di Hamilton. Ma quello nelle mani di Seb e Raikkonen sarà un bonus che (al netto di quei problemi di gestione gomme che restano un interrogativo sulla gara delle Mercedes) sarà valido soprattutto nel primo giro di gara.
Se riuscirà la zampata iniziale, allora la prospettiva della Ferrari potrebbe cambiare drasticamente, perché nella zona guidata del circuito di Yas Marina passare è impossibile, anche se si perde un secondo sugli avversari che seguono. Ma se le Mercedes nel primo giro riusciranno a transitare al comando all’inizio del terzo settore, tutto fa pensare che Hamilton e Bottas possano prendere il margine necessario per uscire dalla zona DRS, un quadro perfetto per gestire i 55 giri in programma.
“Non vedo l’ora che arrivi domani”, ha commentato Vettel, e probabilmente Seb vede comunque la possibilità di giocarsi l’ultima gara dell’anno. Un obiettivo che, invece, si è allontanato dai radar della Red Bull. In parte perché alla fine tutti i top team hanno deciso di puntare sulla mescola ultrasoft per il primo stint di gara, scelta forzata (soprattutto per Ferrari e Mercedes) dopo i riscontri allarmanti emersi nei long-run completati ieri con le ultrasoft.
Alla fine anche Red Bull si è allineata alla scelta, ma una qualifica pasticciona ha rovinato i piani di Verstappen, che in un animato turno Q2 ha dovuto utilizzare le hypersoft per evitare il rischio di una eliminazione che sarebbe stata clamorosa.
L’unica chance per mantenere la Red Bull tra i contendenti alla vittoria è un teorico primo stint di gara di Ricciardo molto lungo, con la teorica speranza che possa montare la hypersoft negli ultimi 10/12 giri, quando il carico di carburante sarà ormai al minimo.
Verstappen potrà invece solo sperare in un primo stint di gara in cui capitalizzare il bonus delle hypersoft (sarà l’unico ad averle nei top-6) e magari una safety-car che possa allungare il più possibile la vita delle sue gomme nel primo terzo della corsa. Non impossibile, ma non erano certo queste le aspettative dalla Red Bull alla vigilia del tramonto di Yas Marina...
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