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Mercedes: l'F-Duct nascosto è innovativo?

Ross Brawn potrebbe aver moltiplicato gli effetti positivi su tre punti del profilo alare

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Il punto di riferimento è la McLaren che ha inventato la soluzione: l'F-Duct è il frutto di due anni di lavoro di un tecnico di Woking che si è dedicato quasi esclusivamente a quel concetto molto complicato fino a renderlo prima funzionante e poi vincente. Questo filone tecnico grazie al quale si comanda l'ala posteriore e si mette in stallo il flap superiore alle alte velocità è uno degli argomenti di ricerca che sta appassionando i tecnici del Circus. Tanti, finora, hanno provato a riprodurre gli stessi risultati, ma pochi ne hanno ricevato grandi benefici. Ross Brawn il tema dell'ala soffiata l'ha affrontato con un certo ritardo: la Mercedes non ha ancora risolto i suoi problemi, ma sta gradualmente migliorando il suo rendimento, avendo portato Michael Schumacher più vicino alla zona podio. E, per fare ulteriori salti in avanti, è consapevole che è necessario sviluppare tutte le idee. In Canada si vedrà l'evoluzione dell'F-Duct Mercedes che ha debuttato in Turchia con risultati alterni. La prima cosa che colpisce è che sulla MGP W001 non c'è la pinna che collega la presa dell'F-Duct con l'ala posteriore. Gli specialisti si sono domandati dove diavolo Ross faccia passare il flusso per stallare il profilo superiore dell'ala. Stando a Giorgio Piola, il giornalista di tecnica più accreditato della F.1, le canalizzazioni passerebbero all'interno dei sostegni dell'alettone per convergere al centro e soffiare l'aria per stallare il profilo superiore. La sensazione, invece, è che quel diavolo di un Brawn si sia inventato un'altra soluzione: nella parte centrale del profilo principale c'è il becco che preleva l'aria dalla faccia inferiore dell'ala per trasferirla a quella superiore. E viene il dubbio che non sia questo il sistema indotto per lo stallo del profilo. È più probabile che l'ingegnere nucleare della Mercedes abbia provato a moltiplicare gli effetti dell'F-Duct: al centro funziona meccanicamente, al variare della velocità del flusso, mentre ai bordi dell'ala potrebbe, invece, funzionare il sistema azionato dai piloti. La Mercedes, insomma, avrebbe provato a moltiplicare gli effetti positivi dell'F-Duct estendendone il fuzionamento su tutto il profilo superiore dell'ala e non solo nella parte centrale che di solito è coperta proprio dal cofano motore. Le velocità massime registrate da Michael Schumacher e Nico Rosberg in Turchia non erano certo tali da far pensare ad un sistema già efficace: vedremo a Montreal se ci saranno delle evoluzioni. Perché gli osservatori più prudenti ritengono che in realtà si tratti solo di una bufala che l'abile Ross avrebbe messo in piedi per giustificare almeno in parte la mancanza di un F-Duct efficiente come quello della Mp4-25. Ci toglieremo tutti i dubbi nel week-end. La Formula 1 è molto bella perché le cose nascoste alla fine sono quelle che fanno più discutere...

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