McLaren: Sainz ha montato la seconda MGU-K sulla power unit Renault
Lo spagnolo in Australia è stato costretto al ritiro da un problema alla parte ibrida della power unit francese. Carlos si augura che i tecnici di Viry Chatillon abbiano trovato la causa delle rotture della MGU-K, visto che si erano registrati due cedimenti anche nei test invernali.
Foto di: Erik Junius
Le fiamme che si erano sprigionate nel retrotreno della McLaren non lasciavano presagire niente di buono per la power unit Renault di Carlos Sainz. Lo spagnolo in Bahrain deve montare la seconda MGU-K della stagione, dopo che i tecnici di Viry Chatillon hanno constatato che il motore elettrico che recupera l’energia cinetica della frenata non era recuperabile.
Ogni pilota può disporre solo di tre elementi nell’arco della stagione che annovera 21 GP in calendario, per cui è normale il senso di frustrazione dell’iberico che già nei test invernali aveva patito due cedimenti dello stesso particolare.
La MGU-K è indiscutibilmente il punto debole della power unit Renault…
"Speriamo che in Renault abbiano fatto tutte le verifiche in questi giorni e mi auguro abbiano scoperto la causa dei problemi”.
"Abbiamo messo in atto alcune soluzioni per questa gara, ma dobbiamo vedere in pista se funzioneranno oppure no. Siccome abbiamo avuto un paio cedimenti durante i test, è evidente che la MGU-K è il punto debole della macchina”.
"Dobbiamo continuare a lavorare per assicurarci di non buttare dei punti iridati nel cestino, perché ne abbiamo lasciati un paio in Australia".
Non è tutto negativo, per fortuna perché ci sono anche degli aspetti positivi…
"La power unit sul dritto sembra che vada bene, le velocità sono buone e stiamo andando nella direzione giusta, ma fermarsi dopo appena 11 giri non è positivo”.
"Sembra che possiamo fare conto su una buona potenza, sia in gara che in qualifica. L’anno scorso pagavamo 10-12 km/h nel giro secco della qualifica, mentre quest’anno siamo arrivati solo a 2-3 km/h in meno”.
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