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McLaren: Key è ufficiale a Woking, ma è l'uomo giusto per il rilancio di Woking?

Zak Brown prosegue la rivoluzione nel team McLaren: dopo l'uscita di Goss e Boullier è adesso arrivato il momento di Morris. Il dt della Toro Rosso ha accettato l'offerta di Woking, anche se Franz Tost assicura che c'è ancora un contratto con Faenza...

James Key, Direttore Tecnico, Toro Rosso

Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images

Zak Brown, CEO McLaren Racing
Logo McLaren sull'equipaggiamento del team
Franz Tost, Team Principal, Scuderia Toro Rosso e James Key, Direttore Tecnico, Scuderia Toro Rosso, al muretto box
Eric Boullier, Racing Director, McLaren, talks to Matt Morris, Engineering Director, McLaren
Toro Rosso STR13, naso e ala anteriore

La McLaren ha ufficializzato l’uscita di Matt Morris che ha deciso di lasciare la squadra e ha confermato l’arrivo di James Key dalla Toro Rosso proseguendo la rivoluzione interna che ha già visto lasciare Woking sia il racing director, Eric Boullier, che il direttore tecnico, Tim Goss.

Zak Brown è impegnato in una ristrutturazione della squadra che è scivolata al settimo posto del mondiale Costruttori e, pur avendo un blasone indiscutibile, non ha più le sembianze di un top team.

La credibilità della McLaren attuale è caduta a piombo con il passaggio dal motore Honda a quello Renault: molti nel team, Fernando Alonso compreso, avevano scommesso che la squadra di Woking sarebbe tornata a vincere un GP potendo disporre di uno dei telai migliori del Circus, con la power unit francese.

I risultati 2018 parlano da soli: la MCL33 si sta rivelando la terza monoposto motorizzata Renault e, dopo un avvio promettente con il quinto posto di Fernando in Australia, c’è stata un’evidente parabola discendente che ha imposto a Zak Brown di rivoluzionare i ranghi della squadra.

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E’ James Key l’uomo giusto per la McLaren? Il 46enne inglese che ha iniziato la sua carriera alla Jordan nel 1998 ed è stato anche in Force India e Sauber prima di approdare alla Toro Rosso nel 2010. Secondo gli inglesi Key è noto per essere molto bravo a sfruttare al meglio le risorse limitate delle squadre di centro gruppo, anche se sotto la sua gestione il team di Milton Keynes è arrivato a contare 700 dipendenti, con un allargamento degli organici che non è affatto giustificato dall’ottavo posto nel mondiale Costruttori, pur disponendo del quinto budget della F1.

Il britannico è sicuramente capace di circondarsi di buoni collaboratori, specie a livello aerodinamico: un paio di anni fa era anche stato corteggiato dalla Ferrari che poi ha preferito la promozione delle risorse interne.

Il fatto che il team Toro Rosso possa essere ridimensionato prossimamente perché la monoposto 2019 disporrà di tutte le parti in comune con la Red Bull che il regolamento consente ha spinto James ad accettare la corte della McLaren. Toccherà a lui dare la svolta tecnica che deve nuovamente imparare da zero come si fa a vincere…

La cosa, però, non piace affatto a Franz Tost: "James ha un contratto a lungo termine con la Toro Rosso. E questo è tutto quello che posso dire al riguardo. Non c'è altro da aggiungere".

Alla domanda se la Toro Rosso fosse stata informata dalla McLaren per discutere i termini della partenza di Key Tost ha aggiunto: "Penso che verranno da noi, vedremo. Ma Non ho un valido motivo per discuterne con loro, perché abbiamo un contratto".

"Tutta questa storia intorno a James non ci sta certo facendo del bene. Ma penso che la squadra dal lato tecnico sia abbastanza forte per sapere cosa ci sarà da fare".

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