Verstappen firma il "muro dei campioni", ma vede una Red Bull competitiva
Il pilota olandese ha toccato le barriere alla mitica curva 13 di Montreal, quella dove tanti campioni hanno sbattuto in passato. Per questo è solo 13esimo nella FP2, ma è convinto che la sua RB15 non sia male.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Il muretto all'esterno dell'ultima curva del tracciato di Montreal è speciale, perché è uno dei pochi ad avere un nome in tutto il Mondiale. Lo chiamano il "muro dei campioni", perché sono tanti i piloti di grande fama che negli anni sono andati a metterci la propria "firma".
Basta pensare all'anno 1999, quando furono addirittura tre i campioni del mondo a finire contro le barriere in quel punto nell'arco dello stesso weekend: Jacques Villeneuve, Damon Hill ed anche il grande Michael Schumacher.
Ma negli anni sono stati tanti gli altri nomi illustri che hanno dovuto fare i conti con questo muro che non fa sconti se si taglia troppo sui cordoli dell'ultima chicane: basta citare Sebastian Vettel, Jenson Button, Rubens Barrichello e Juan-Pablo Montoya, ma l'elenco potrebbe essere ancora lungo.
Oggi un altro grande talento ha lasciato i segni delle ruote della sua Red Bull nel secondo turno di prove libere del GP del Canada: Max Verstappen. L'olandese è uscito un po' troppo largo, ma è riuscito ad impattare il muro con un angolo abbastanza favorevole, colpendolo praticamente in contemporanea con entrambe le gomme e riuscendo così a riportare la sua monoposto ai box quasi intatta.
"Non è che stessi cercando il limite, ma ho avuto un po' di sottosterzo e sono finito contro al muro. Ormai è andata così e non si può più cambiare" ha raccontato a fine sessione Max ai microfoni di Sky Sport F1 HD.
Come detto, il figlio d'arte è stato abbastanza fortunato, perché ci ha rimesso solo la simulazione di qualifica (per questo ha chiuso 13esimo nel secondo turno), riuscendo anche a riportare in pista la sua RB15 e fare almeno una breve simulazione di gara.
"E' andata meglio, perché penso di aver fatto un bel giro con la gomma dura, poi sono uscito anche con le soft e tutto è sembrato abbastanza discreto. Credo che avrei potuto piazzarmi quarto, ma purtroppo non ho concluso il giro. Nel long run però siamo stati competitivi" ha aggiunto.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments