Non è certo una sorpresa. Anzi, sorprende che la sua voce si sia levata solo adesso. Max Mosley, criticatissimo ex presidente della FIA, è uscito allo scoperto con il domenicale della Bild per esprimere il suo parere contro la Ferrari.
Dopo il duro attacco di Niki Lauda sul sito ufficiale del Circus, Molsey ha fatto ripartire il fuoco con il gioco di squadra che la Ferrari avrebbe perpetrato al Gp di Germania, favorando la vittoria di Fernando Alonso su Felipe Massa a seguito di un ordine imposto dal muretto dei box.
"A mio parere - ha detto Mosley -
andrebbero tolti i punti conquistatati sia dalla squadra che dai piloti nel Gp di Germania. Non mi sarei limitato ad una forte multa già in sede di primo giudizio, ma avrei preso dei provvedimenti sportivi molto duri".
Quanto più ci si avvicina al giorno del giudizio e più escono allo scoperto quelli che vorrebbero una punizione esemplare per la Ferrari: ricordiamo che il Consiglio Mondiale FIA si riunirà a Parigi l'8 settembre per approfondire se la sanzione comminata dai commissari sportivi ad Hockenheim fosse equa o se ci sono gli elementi per un incremento della pena.
Jean Todt, attuale presidente della FIA, non dirigerà il Consiglio, ma delegherà il suo ruolo ad un vice, per evitare un evidente conflitto di interessi. Suo figlio Nicolas, infatti, è il manager di Felipe Massa, una delle parti in causa e, soprattutto, Jean è stato il team principal Ferrari che in passato aveva dato ordini di squadra espliciti a Rubens Barrichello per far passare Michael Schumacher.
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