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Massa - Hamilton, la faida fra i due continua...

Il ferrarista perde la serenità quando vede la McLaren dell'inglese negli specchietti

Ci risiamo. Contatto fra Felipe Massa e Lewis Hamilton. L'ennesimo della stagione. Come due poli di una pila che si attraggono in modo fatale. I due non si stimano e non si sopportano più. E le scintille sono inevitabili quando si incrociano in pista. È successo al 24. giro del Gp dell'India e siamo a raccontare ancora un incidente. Discusso e discutibile. I commissari sportivi hanno sanzionato il brasiliano con un drive through, una punizione che è stata solo l'antipasto ad un ritiro per il cedimento della sospensione anteriore. Il provvedimento è stato giudicato ingiusto dalla squadra ed è stato criticatissimo dai commentatori televisivi che si sono subito schierati a favore di Felipe. Eppure basta leggere il regolamento per derimere con chiarezza la questione e spegnere ogni voce sopra le righe: in sostanza le norme della F.1 dicono che due monoposto affiancate devono percorrere traiettorie parallele. In sostanza chi si trova all'esterno non può chiudere la linea verso la corda della curva, se non a proprio rischio. Ed è quanto è accaduto. In altre situazioni Lewis Hamilton aveva esagerato speronando la Rossa con una staccata ben oltre il limite per entrare in uno spazio che non c'era. Questa volta, invece, l'inglese (che non è certo un'educanda, ma è anzi un recidivo visto che è il pilota più sanzionato della stagione) non aveva alcuna intenzione di andare addosso al brasiliano: era all'interno e ha frenato nel punto giusto, mentre il ferrarista (che lo aveva visto) ha ritardato la zampata sul pedale del freno nella speranza di infilare il suo muso davanti alla McLaren. La colpa di Felipe è di aver aperto la... porta all'azione di Hamilton (è risibile che i commentatori televisivi sostengano che quello non era un punto di attacco perché non c'era una vera staccata!) e di non aver tenuto conto delle conseguenze, perché Lewis il piede lo aveva già alzato e solo per quello ha colpito la Ferrari all'altezza della ruota posteriore, altrimenti l'impatto sarebbe stato molto più devastante e pericoloso. A nostro parere si tratta del classico incidente di gara che poteva non essere sanzionato dal collegio dei commissari sportivi, ma non si può certo scaricare tutta la responsabilità su Hamilton (spesso indifendibile e ingiustamente difeso in altre situazioni scandalose dalla FIA!). In realtà l'anteriore della Mp4-26 ha anche urtato l'anteriore sinistra della Rossa, causando, forse, un piccolo cedimento del puntone della sospensione che poi ha ceduto di schianto nel passaggio del brasiliano su un panettone. Concediamo questa attenuante al brasiliano che aveva già strappato la ruota destra su un cordolo nelle qualifiche. Felipe è l'unico pilota del Circus a non aver capito che andando ben oltre il limite della pista si rischiava l'affidabilità della vettura. È il segno che deve strafare nel tentativo di tenere il passo di Alonso, un compagno ostico e molto veloce, che lo ha messo in grande difficoltà dall'inizio del campionato. L'anno scorso si diceva che Felipe non si fosse adattato alle gomme Bridgestone (proprio come era accaduto a Michael Schumacher con la Mercedes), ma non sembra affatto aver risolto i suoi guai: si difende più che egregiamente in qualifica, ma scompare in gara. La Ferrari che si prepara ad essere una squadra con ambizioni mondiali nel prossimo anno si può permettere un conduttore che è sesto nel mondiale piloti con meno della metà dei punti del suo capitano? È giusto che Stefano Domenicali difenda il suo pilota, ma non può credere sul serio di disporre del miglior binomio in circolazione...

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