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Massa: "Dalla Ferrari un sostegno incredibile"

Il brasiliano è tornato sull'incidente, ma non vede l'ora di iniziare la stagione

Massa:
Dopo che ieri è stato Fernando Alonso a tenere banco a Madonna di Campiglio, oggi è toccato a Felipe Massa prendere la parola. Il brasiliano pare veramente impaziente di tornare a correre un Gp vero dopo l'assenza forzata dovuta al terribile incidente del Gp d'Ungheria. Innanzitutto però Felipe ha voluto rendere omaggio a tutta la squadra per come gli è stata vicina in quel momento difficilissimo della sua vita: “Dopo l'incidente non ho mai pensato di dover smettere di correre, anzi ero convinto di poter tornare in pista già a Valencia. L'incidente non ha assolutamente modificato il mio approccio al lavoro e il mio modo di pensare. L'aver dovuto affrontare tante difficoltà nella vita mi ha sempre fatto imparare molto. Ho sempre avuto molto sostegno dalla Ferrari, da quando ho iniziato a correre per questa squadra ma è stata incredibile la forza che mi ha trasmesso e la disponibilità che mi hanno dimostrato tutti dopo l'incidente: sapevo che potevo aspettarmelo ma quello che mi hanno dato è stato eccezionale”, ha spiegato. A differenza del compagno di squadra però non si è voluto sbilanciare troppo sulle aspettative per la stagione che sta per cominciare: “Prospettive per il campionato? Anche se è presto per dirlo perché non conosco le prestazioni della nuova macchina e non sappiamo a che punto sono gli altri team, ritengo sia stato giusto dedicarsi allo sviluppo dalla metà della passata stagione”. Per quanto riguarda l'arrivo di Alonso, Felipe è convinto che la Ferrari abbia fatto la scelta giusta ed ha spiegato di aver cominciato ad instaurare un buon rapporto con lo spagnolo, forse già migliore di quello avuto negli ultimi tre anni con Kimi Raikkonen: “Nella mia carriera ho sempre avuto dei compagni di squadra formidabili ed è un fattore che mi ha permesso di imparare e migliorare perché c'è molto da imparare da un altro stile di guida, dal suo metodo di messa a punto, da come affronta le curve e come si comporta in frenata. Sono sicuro che saremo in grado di lavorare bene insieme perché questo aiuterà entrambi e soprattutto la squadra nello sviluppo della macchina. Di sicuro ognuno di noi lotterà per stare davanti perché questo è lo sport. Fernando è un pilota dal grande talento e cercherò di aiutarlo per quella che è la mia esperienza in Ferrari. Abbiamo discusso nel 2007 alla fine della gara del Nurburgring perché mi accusava di non essermi comportato onestamente: poi ci siamo chiariti, lui si è scusato ed è finita lì. In questi giorni ci siamo confrontati sulle nostre idee di sviluppo della macchina. Differenze con chi lo ha preceduto? Anche se ho lavorato molto bene con Kimi ho parlato più con Fernando in questi tre giorni che con lui in tre anni”. Inevitabile qualche battuta sul ritorno in pista dell'amico ed ex compagno di squadra Michael Schumacher: “Michael è un amico ed è stato un compagno di squadra importante per crescere e migliorare, lontano dalle gare l'amicizia rimane ma in pista sarà un avversario da battere come gli altri. Difficile dire se abbia fatto la cosa giusta perché non so cosa si prova a fermarsi dopo una vita passata a correre. Secondo me il suo ritorno farà bene a questo sport, lui è un grande talento e penso possa essere competitivo da subito. Sarà strano vederlo correre con un'altra squadra dopo tutti gli anni passati in Ferrari, anche se non c'erano le condizioni perché lui tornasse”. Infine, Felipe è tornato anche sulla vicenda del Singapore Gate e sulle bugie che gli raccontò Nelsinho Piquet a suo tempo: “Ne avevo parlato con lui prima che la questione diventasse di dominio pubblico. Eravamo andati insieme a girare in kart e gli avevo chiesto di spiegarmi cosa era successo esattamente, perchè pensavo che ci fosse stata una combinazione di eventi troppo perfetta per la Renault. Lui si era messo a ridere e non mi aveva voluto dire la verità. Io però gli dissi che avevo capito tutto e che un giorno ne avremmo riparlato. Ma ora che so come sono andate le cose non credo che avrebbe senso parlarne ancora, tanto non possiamo tornare nel passato. Dobbiamo pensare al futuro e al presente, il passato è passato”.

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