Masi: "Le vie di fuga del Mugello non funzionano su ogni pista"
Il direttore di gara della Formula 1, Michael Masi, ha detto che i track limits presenti al Mugello non possono essere utilizzati in tutte le piste, nonostante ai piloti andassero bene.
George Russell, Williams FW43
Charles Coates / Motorsport Images
A differenza di altri tracciati più moderni, quello toscano presenta invece ampie aree con vie di fuga in ghiaia, evidenziate dalle note emesse da Masi ai team con la dicitura "i track limits all'uscita delle curve 3, 5, 9, 11 e 15 non verranno considerati limiti del tracciato veri e propri perché presentano vie di fuga in ghiaia".
Da inizio anno i piloti hanno spesso parlato di questo aspetto. Al GP del Belgio, Carlos Sainz aveva commentato il sottile passaggio tra rischio e guadagno su un giro nell'andare sulle parti in erba sintetica che erano state messe per guadagnare la licenza FIM.
Il risultato è che ci sono state meno penalità rispetto al passato per i concorrenti e lo spagnolo è uno di quelli che ha detto di preferire le vie di fuga in ghiaia rispetto a quelle asfaltate.
“Penso che sarebbe fantastico riaverle, probabilmente darebbe anche modo alla FIA di proteggere meglio quelli che sono i track limits e i problemi che ne conseguono", ha spiegato il pilota della McLaren.
Nonostante questo, Masi ha però detto che non sarà possibile averle ovunque.
“Purtroppo no perché non sono adatte a tutte le piste - dice l'australiano - L'ho già detto più volte, bisogna trovare le soluzione adeguate a ciascun circuito lavorando con addetti e proprietari. Continueremo a farlo, ne abbiamo già discusso coi piloti e penso che non serva chiederlo ancora, per cui proseguiremo in questa direzione".
Sebastian Vettel, direttore della GPDA, ha proposto di piazzare una striscia di ghiaia fra la pista e la via di fuga in asfalto.
“Penso che sia la soluzione migliore, un pilota quando va fuori in questo modo perde tempo e credo che renderebbe più semplice il tutto - dice il ferrarista - Ritengo che bisognerebbe avere un equilibrio tra asfalto e terra quando uno esce".
“Una soluzione intermedia sarebbe di avere una sezione di ghiaia in modo da non andare troppo larghi, ma anche l'asfalto per eventualmente riprendere il tracciato; il pubblico sarebbe anche più vicino e noi correremmo in sicurezza, rallentando nel caso in cui si perdesse il controllo e quant'altro".
“Non è semplice, ma con l'asfalto in certe piste non puoi mostrare il carattere e ti senti più autorizzato a sbagliare".
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