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Marko: "Perché la Ferrari mette i suoi piloti uno contro l'altro?"

Il braccio destro di Dietrich Mateschitz ha criticato il modo in cui a Maranello stanno gestendo la rivalità tra Vettel e Leclerc ed ha spezzato una lancia a favore del suo ex pilota, dicendo che se lui non ha rispettato gli accordi a Sochi, allora il monegasco lo aveva fatto a Monza.

Sebastian Vettel, Ferrari, con Helmut Marko, Consultant, Red Bull Racing

Sebastian Vettel, Ferrari, con Helmut Marko, Consultant, Red Bull Racing

Jerry Andre / Motorsport Images

Tra Jos Verstappen che si lamenta delle prestazioni della RB15 del figlio Max e i dubbi legati al nome del futuro compagno di squadra del pilota olandese, in casa Red Bull sembrerebbero già avere abbastanza problemi a cui pensare. Ad Helmut Marko però continua piacere andare a ficcare il naso in quelli degli altri.

Il braccio destro di Dietrich Mateschitz ha infatti detto la sua sulle difficoltà che sta avendo la Ferrari a gestire la tensione che si sta venendo a generare nelle ultime gare tra Charles Leclerc e Sebastian Vettel, che a Sochi ha in parte contribuito a mandare in fumo quella che poteva essere una grande doppietta per la Rossa.

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Dopo il GP di Russia, in molti hanno puntato il dito nei confronti del quattro volte campione del mondo, sottolineando che non ha rispettato gli accordi presi prima del via, restituendo la posizione al compagno di squadra dopo che questo gli aveva tirato la scia al via.

Quello che ha evidenziato Marko ai microfoni di Servus TV però è che secondo lui in realtà il primo a disattendere le strategie studiate a tavolino era stato proprio il monegasco, che nelle qualifiche di Monza non aveva concesso la scia a Vettel nel secondo tentativo, dopo che Seb invece lo aveva fatto nei minuti precedenti.

"Se Leclerc non è stato alle regole a Sochi, allora Leclerc non lo è stato a Monza. Avrebbe dovuto dare la scia a Vettel in qualifica, ma non lo ha fatto. Quindi anche lui ha avuto un ruolo in questa tensione" ha detto Marko.

Al manager austriaco non sono piaciute per niente le lamentele via radio di Leclerc, ma neppure la risposta che è arrivata dal muretto. Al punto che ha di fatto accusato gli uomini del Cavallino di aver usato un atteggiamento manipolatorio.

 

"Vettel era davanti, quindi Leclerc ha cominciato lamentarsi e l'ingegnere gli ha detto: 'Non ti preoccupare, sistemeremo le cose al pit stop'. Che significa manipoleremo le cose al pit stop. Questo non è equo e non è neppure sportivo".

Quello a cui però non riesce a darsi una spiegazione è il motivo per cui a Maranello stiano contribuendo a rendere sempre più calda una situazione che è già di per sé incandescente.

"Questa situazione è già abbastanza difficile per la Ferrari, quindi perché la complica coscienziosamente mettendo un pilota contro l'altro? La Ferrari ama questi giochi, anche se il più delle volte non funzionano. Ma è la Ferrari, ha una cultura differente" ha concluso.

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