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Marko: "Le Red Bull l'anno prossimo deve rendere Verstappen il campione più giovane"

Il consulente austriaco della Red Bull dopo il successo di Verstappen in Messico vuole alzare l'asticella per il 2019: "L'anno prossimo dobbiamo puntare al titolo per fare di Max il campione più giovane, anche perchè il motore Honda è già migliore di quello Renault".

Max Verstappen, Red Bull Racing e il Dr Helmut Marko, Consulente Red Bull Motorsport

Foto di: Manuel Goria / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing e il Dr Helmut Marko, Consulente Red Bull Motorsport
Max Verstappen, Red Bull Racing e il Dr Helmut Marko, Consulente Red Bull Motorsport
Max Verstappen, Red Bull Racing RB14
Sebastian Vettel, Ferrari, 2° classificato, Max Verstappen, Red Bull Racing, 1° classificato, e Kimi Raikkonen, Ferrari, 3° classificato, sul podio
Max Verstappen, Red Bull Racing, 1° classificato, festeggia nel parco chiuso
Max Verstappen, Red Bull Racing, festeggia sul podio con il trofeo

Helmut Marko è convinto. La Red Bull Racing l’anno prossimo sarà in lotta per il mondiale 2019. Perché il manager austriaco coltiva un sogno: vedere Max Verstappen diventare il più giovane iridato. In realtà c’è tempo, perché il record è detenuto da Sebastian Vettel che nel 2010 si era laureato per la prima volta campione di F1 a 23 anni e 134 giorni.

Il consulente privilegiato di Dietrich Mateschitz, titolare Red Bull, non ha alcuna voglia di aspettare, specie dopo il successo di Max Verstappen nel GP del Messico che è stato il quarto della stagione per il team di Milton Keynes: grazie all’altura della pista dedicata ai fratelli Rodriguez, il motore Renault è sembrato molto vicino a quelli di Mercedes e Ferrari, a dimostrazione di quanto sia forte il telaio della RB14.

Helmut è confidente che con il propulsore Honda, che a suo giudizio è già adesso migliore della power unit, la Red Bull possa ambire al titolo piloti

"Non vediamo l'ora che arrivi l'anno prossimo - ha detto Marko a Motorsport.com. - l'obiettivo è di avere in squadra il più giovane campione del mondo. Abbiamo tempo due anni per riuscirci, ma non vogliamo aspettare e, quindi, andremo alla carica già nel 2019”.

"Sappiamo che quando si monta un nuovo motore, il primo anno non è mai facile. Ma noi ci siamo dati un obiettivo, e questo deve essere moto chiaro a tutte le persone: dovremo lottare per il campionato fin dall'inizio. Senza scuse".

Marko ha alzato molto l’asticella, sebbene l’affidabilità della power unit Honda desti qualche preoccupazione: “In realtà – ha spiegato Helmut – la Toro Rosso sta sacrificando la sua stagione in funzione del prossimo anno. Spesso non ci sono state rotture, ma aggiornamenti tecnici finalizzati a introdurre nuove parti. Le cifre ci dicono che il motore Honda è già in vantaggio sul Renault”.

L’austriaco, comunque, non è preoccupato…
"Ma certo, anche se devi partire da dietro una o due volte, con Verstappen ci sarebbe sicuramente una gara eccitante”.

"Alla radio mentre è in gara parla come se fosse seduto al bar con in mano una tazza di the. E non avete idea del tipo di informazioni che ci sta chiedendo... È incredibile: non ha ancora raggiunto il suo limite".

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