F1 | Marko: "I crash di Sainz non stati economici per la Ferrari"
Il manager austriaco ritiene che la Red Bull non abbia speso molto più della Ferrari in materia di sviluppo considerando che lo spagnolo "... ha già sbattuto la sua monoposto diverse volte. Non potrà essere stato economico...”. Helmut smentisce che a Milton Keynes si sia speso il 75% del budget sugli aggiornamenti, ma ammette: "Non siamo ancora al peso minimo. E non ci arriveremo nemmeno con il prossimo pacchetto”.
Helmut Marko è un abile comunicatore che sa mettere l’accento sugli argomenti che gli interessano: fra un GP e l’altro è spesso la voce che riporta gli umori di casa Red Bull.
E il manager austriaco ha voluto dire la sua sui costi di sviluppo, dopo che abbiamo pubblicato un servizio nel quale abbiamo quantificato la cifra che può essere destinata allo sviluppo di una monoposto durante la stagione.
Helmut Marko, consulente Red Bull Racing
Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images
Il valore spannometrico è stato stimato in circa 10 milioni di dollari per i top team da Gunther Steiner, team principal Haas, mentre Mattia Binotto ha sottolineato che la Red Bull “… nelle ultime due gare, ha recuperato circa 2 decimi rispetto a noi. E per tenere il passo dovremo introdurre degli aggiornamenti. C’è anche un budget cap e a un certo punto Red Bull dovrà smettere di sviluppare. Nelle prossime gare sarà però il nostro turno di aggiornare la macchina”.
È vero che avete speso più sviluppi della Ferrari per esempio nel tentativo di portare la RB18 al limite del peso ?
“Non credo - spiega il consulente personale di Dietrich Mateschitz . Pianifichiamo i nostri aggiornamenti in modo tale da guadagnare peso ogni volta che portiamo un aggiornamento, perché purtroppo non abbiamo ancora raggiunto il peso minimo. E non lo raggiungeremo nemmeno con il prossimo pacchetto”.
Si è parlato di ridurre il peso di 10 kg e poi di un dimagrimento di 4 kg?
“No, questa è una tua congettura”.
Abbiamo scritto che il budget di sviluppo è 10 milioni di dollari e che voi ne avete spesi il 75%...
“I numeri sono sciocchezze. Non credo che siamo in una posizione significativamente diversa rispetto alla Ferrari in questa materia. Soprattutto perché mi chiedo quale sia stato l’effetto dopo gli incidenti di Carlos Sainz che ha già sbattuto la sua monoposto diverse volte. Non potrà essere stato economico...”.
I commissari di percorso caricano la Ferrari F1-75 di Sainz dopo il crash alla Rivazza nelle libere di Imola
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Marko sa benissimo che le squadre, dopo il crash fra George Russell (Williams) e Valtteri Bottas (Mercedes) nel GP dell’Emilia Romagna dello scorso anno, hanno imparato la lezione e hanno messo a budget 2022 una cifra che tiene conto dei possibili danni.
E’ previsto che metà della cifra venga reinvestita nei piani di sviluppo della macchina o altro, se nella prima parte della stagione, liberando delle risorse se non ci sono stati crash, mentre si drenano soldi dagli aggiornamenti se i botti hanno superato la soglia prevista.
Sembra molto sentito il problema dell’inflazione e dell’incremento dei costi logistici…
“Ma questo non riguarda solo noi, riguarda anche la Ferrari e tutte le altre squadre”.
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