Che delusione! Mark Webber ha nascosto a tutti che si era fratturato una spalla alla vigilia del Gp del Giappone cadendo dalla mountain-bike. Il pilota australiano ha disputato gli ultimi quattro appuntamenti del mondiale senza essere al meglio della forma e si spiega, allora, l'evidente calo di prestazioni nella fase risolutiva del campionato.
Webber, si diceva, non ha retto alla pressione di essere leader del mondiale piloti. Ora sappiamo che sono tutte storie: il morale gli deve essere sceso sotto i tacchi, essendo ben consapevole che non avrebbe potuto difendere la sua supremazia per un banale incidente in bicicletta.
Dopo Singapore era andato a fare un giro con un amico, ha rivelato proprio Mark nel libro “Up front-2010. A season to remember” in uscita in Australia e questi all'improvviso gli è caduto davanti. Non ha potuto evitarlo ed è finito a terra riportando quella che viene definita la frattura dello sciatore alla spalla destra.
Da quel momento Mark non è più stato lo stesso pilota brillante che abbiamo visto nel corso della stagione 2010, ma si è ben guardato di avvisare il team Red Bull dell'accaduto, temendo che la squadra potesse subito appoggiare Sebastian Vettel.
L'australiano ha scelto il silenzio: ha stretto i denti e ha convissuto con il dolore. Gli unici informati dei fatti erano il fisioterapista Roger Cleary e il medico della Fia, Gary Harstein, dal momento che Webber doveva ricorrere a degli antidolorifici per coprire la distanza di un Gp con la spalla fratturata.
Il destino di Webber si incrocia con quello della mountain-bike: nel novembre 2008, mentre si allenava in Tasmania, fu investito da un'automobile e si ruppe una gamba e proprio la spalla destra. Con un recupero lampo debuttò sulla Red Bull, ma successivamente ammise che nella prima parte della stagione il suo rendimento non era stato ottimale per i postumi di quel botto.
Insomma è un atteggiamento non nuovo. E questo essere un po' Pinocchio guasta l'immagine di un pilota che merita solo una grande ammirazione per quello che ha saputo fare quest'anno. I bene informati sostengono che avrebbe saltato i test ad Abu Dhabi con le gomme Pirelli per sottoporsi ad un intervento chirurgico.
A posteriori la Red Bull ha fatto bene a puntare sempre e, comunque, su Vettel campione del mondo. Se avesse seguito l'opinione comune, il titolo sarebbe finito a Maranello nelle mani di Fernando Alonso, essendo Mark solo a mezzo servizio.
Conoscendo il mondo Red Bull la questione avrà pesanti riflessi sul futuro: anzi questo potrebbe diventare il detonatore per far esplodere un mercato-piloti che è pronto a deflagrare. Webber potrebbe rischiare il posto nonostante il contratto di rinnovo per il 2011. E potrebbe diventare una pedina molto ambita nel Circus.
Oltre a Mark, sono molto chiacchierati i nomi di Massa (deludente in Ferrari) e Kubica (ha un contratto 2011 con la Renault che lascia la F.1 per cui se vuole è libero...). Potrebbe partire un tormentone di seggiolini.
Il detonatore è stato attivato...
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